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Scadono i termini della gara di appalto. I Vigili del Fuoco devono rinunciare alla palestra

Redazione
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Grosseto. Una situazione di degrado che dura da diverso tempo, quella che riguarda la palestra dei Vigili del Fuoco di Grosseto di Via India e che per il momento sembra di difficile risoluzione. L’impianto, inaugurato insieme al comando di Via Carnicelli era il fiore all’occhiello del gruppo sportivo “M.Boni”. Aperta negli anni “2000”,era un punto di riferimento per lo sport non solo grossetano. Aveva sempre di più ampliato la sua offerta anche al di fuori dei canali istituzionali, come le diverse riunione di pugilato organizzate al suo interno. Il piano superiore era stato allestito con macchine polifunzionali. L’area vicina serviva per i corsi di ginnastica, funzionale, pugilato e altre attività sportive. Il personale del comando, era solito usarla per migliorare l’addestramento fisico e rimanere efficienti sugli interventi di soccorso, una delle priorità della formazione professionalE. Il piano inferiore con spogliatoi, magazzino e campo gara era gestito dal settore pallavolo, che oltre ad utilizzarlo negli allenamenti, era anche il campo di gioco ufficiale. Una premessa lunga, ma importante, perché tutto questo cesserà il prossimo 30 giugno, anche se ormai da mesi, l’attività sportiva è un lontano ricordo. La palestra dei Vigili del Fuoco di Grosseto è totalmente inagibile a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua che negli anni hanno finito per distruggere il campo di gioco della pallavolo e degli altri sport collettivi. Il piano superiore, con la maggior parte delle macchine e attrezzi ginnici è ormai quasi completamente fuori uso. La palestra di Via India è chiusa da marzo 2020. Da quel momento è stata solo utilizzata come centro per i tamponi al personale Vvf e verificare il loro stato di salute nei momenti più critici della pandemia. Nel frattempo, dal comando era partita una richiesta di accreditamento straordinario per reperire i fondi necessari e iniziare le riparazioni non solo del tetto e dalle infiltrazioni d’acqua. La pallavolo, si era organizzata mettendo grossi teli di plastica, tagliati a misura e fissati sul soffitto del campo di gioco, per raccogliere l’acqua piovana e svuotarli di volta in volta quando c’era la necessità di un allenamento o di una partita ufficiale. Una volta ricevuto i fondi, l’amministrazione aveva avviato la gara di appalto per oltre 300.000 euro ed era stata anche individuata la ditta, che si era aggiudicata la gara. Era stato affidato ad uno studio di progettazione, il compito diella esecuzione dei lavori, pagato circa 13.000 euro. Purtroppo con il passare dei mesi, la palestra è rimasta sempre chiusa. I lavori non sono mai partiti, e i tempi amministrativi sono scaduti, con la conseguenza, che si dovrà procedere ad una nuova gara di appalto, che allungheranno ancora di più l’intervento di ricostruzione e non solo del tetto. Nel frattempo, le cinque sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Usb e Conapo hanno sollecitato più volte un incontro con il comandante di Grosseto per avere risposte su altre situazioni, compreso lo stato di abbandono della palestra, senza ottenere risposta. Secondo alcune indiscrezioni, le sigle sindacali, se nei prossimi giorni, il comando non avrà convocato la riunione, chiederanno un tavolo di confronto con il direttore regionale della Toscana e se anche questa richiesta non dovesse andare a buon fine, si rivolgeranno direttamente alle sigle territoriali regionali e nazionali per chiedere chiarimenti direttamente al Ministero dell’Interno.

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