Quantcast

Problema predazioni, comitato Pastori d’Italia: ‘Il silenzio e l’indifferenza, armi letali che portano al suicidio delle aziende’

Redazione
4 Min Read
mirella-pastorelli-presidente-comitato-pastori-dItalia-contro-la-predazione

“Sono tantissime le aziende che giornalmente subiscono i danni, e spesso tutto questo in un silenzio imposto con il fine di dimostrare che i problemi tanto acclamati dagli stessi, sono solo utopie e visioni che in realtà non esistono, quando invece in quasi tutti i comuni dell’alta e bassa Maremma, vediamo uno scorrazzare di canidi e predatori che giornalmente provocano danni, con uccisione di capi, alle aziende dove fanno visita”, afferma la presidente del Comitato Pastori d’Italia.

“I lupi e predatori si sono visti ovunque, – prosegue Pastorelli – ma ultimamente gli stessi stanno colpendo in modo particolare nella zona di Paganico, distruggendo patrimoni. Nessun politico, però, ha il coraggio di affrontare in modo serio questo problema riguardante le predazioni. Certo, quest’ultimo, un argomento spinoso che fa perdere consensi, ma a fronte di tante belle parole spese da parte della politica, adesso c’è bisogno di un cambiamento di marcia, e riforme strutturali come la modifica alla Legge 157, in modo da arrivare a tutelare, aziende, allevatori, ovini e cittadini”.

“Adesso, – tuona Mirella Pastorelli – basta con gli slogan pseudo-pubblicitari in difesa del lupo, con i quali si fa passare l’idea che il lupo è un animale buono. Questa è una presa in giro verso tutti coloro che subiscono danni e credono nel loro lavoro”.

“Ormai, -prosegue la presidente – è passato molto tempo dall’ultimo incontro avuto con l’assessore all’agricoltura regionale Stefania Saccardi, il nostro Comitato, vista la disponibilità manifestata in passato da parte dell’assessore verso tale problematica, ma non avendo ottenuto nessuna risposta, è qui a chiedere se è stata fatta la richiesta al governo per poter iniziare il progetto come regione pilota, visto il brulicare di tali animali per le campagne e alle porte dei centri abitati, relativo all’abbattimento degli ibridi”.

“Il nostro comitato, – continua Pastorelli – sollecita inoltre una risposta anche in merito alla promessa fatta a suo tempo dall’assessore, circa un tavolo comune, al fine di parlare di predazione, innovazione e investimenti dei fondi del Recovery plan in zootecnia”.

“Siamo rammaricati di fronte a questo silenzio, – afferma Mirella Pastorelli – non solo del governo Draghi, ma anche del Pontefice al quale fu inviata una lettera con la raccomandazione di ricordate ai politici di trovare soluzioni a questa problematica. Adesso che le restrizioni sono allentate, invieremo una lettera al presidente Draghi, affinché venga a conoscenza della dura realtà in cui vivono gli allevatori, e allo stesso tempo chiederemo un incontro con il ministro della Transazione Ecologica, il quale fino adesso con il suo atteggiamento, ha dimostrato che tale problema non le appartenga”.

“Intanto, in attesa di risposte che tardano ad arrivare, in questi giorni hanno chiuso altre tre aziende tra Baccinello e Monte Amiata. Quest’ultime, decisioni sofferti da parte dei proprietari delle aziende, ma purtroppo obbligate per i danni subiti. Pertanto, se non arriveranno risposte immediate, lo scopo che si era prefissata la politica è stato raggiunto. Quello di far chiudere le aziende in nome delle grandi multinazionali”, conclude Mirella Pastorelli.

Share This Article
Leave a comment

Rispondi