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Concerto della rassegna Scriabin annullato, Culicchi: «Grave mancanza organizzativa»

Redazione
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Un evento culturale programmato da tempo che inspiegabilmente viene annullato. Una decisione che lascia perplessi. La Fondazione Grosseto Cultura, espressione cittadina dell’amministrazione comunale in merito agli eventi culturali, decide deliberatamente di annullare il piano recital di Monica Zhang, programmato per sabato 7 agosto alla Chiesa dei Bigi, all’interno del Polo culturale Le Clarisse, per la rassegna Scriabin concert series. A dare l’annuncio è lo stesso direttore artistico Antonio Di Cristofano che prende posizione in merito all’annullamento attraverso i canali social della Fondazione. “In seguito all’istituzione del lasciapassare anche per gli spettacoli sia all’aperto che al chiuso, la direzione artistica ha deciso di cancellare questa serie di concerti fino al ripristino di una certa normalità, almeno quella che era in vigore fino al 5 agosto. Ci scusiamo con il pubblico e con i giovani esecutori, ai quali viene ulteriormente bloccata la possibilità di crescere professionalmente”, spiega in una nota Di Cristofano. Parole, è il caso di dirlo, che stonano in base a quelle che sono le disposizioni entrate appena in vigore con l’introduzione del green pass: «Non comprendo a quale normalità si riferisca il direttore artistico – spiega Leonardo Culicchi – visto che alcune misure relative alla pandemia, garantiscono la presenza a concerti e spettacoli. Anzi, il documento digitale che consente la normale partecipazione agli eventi, è stato creato appositamente». Grosseto quindi, perde un’altra occasione e il candidato sindaco Leonardo Culicchi esprime il personale rammarico: «Il dispiacere per la mancata esibizione è comprensibile, molto meno l’approssimazione con la quale certi eventi vengono programmati e poi cancellati per gravi carenze organizzative. Ancora una volta Fondazione Grosseto Cultura si fa cogliere impreparata e con loro questa amministrazione comunale, vero ostacolo al processo di crescita culturale della città. Sorge il dubbio che oltre all’impreparazione, qualcuno dell’organizzazione non sia in regola con il green pass. Sarebbe ulteriormente assurdo, se per la mancanza del singolo ci rimettessero tutti. Grosseto e cittadini in primis».

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