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Con la privatizzazione di uno degli ultimi tratti di spiaggia libera, dopo quella accanto al Kursaal, si chiude il cerchio della marginalizzazione di chi non può permettersi l’affitto di sdraio e ombrellone

Redazione
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«Dopo il nuovo stabilimento balneare che sorgerà a sinistra del bagno Kursaal, nella zona di Shangai – dichiara Carlo De Martis, coordinatore della lista ‘Grosseto Città Aperta’ in corsa per le elezioni a sostegno del candidato Sindaco Leonardo Culicchi – a Marina di Grosseto ne sorgerà ancora un altro, cancellando così un ulteriore tratto di spiaggia libera. Precisamente di fronte a Villa Gaia, tra il bagno Sirena ed il bagno Pineta. L’amministrazione Vivarelli Colonna procede così nella sua politica di privatizzazione dei beni pubblici, sottraendo la fruizione della spiaggia alla collettività e, in primo luogo, alle persone che non hanno la possibilità di pagarsi ombrellone e sdraio in uno stabilimento balneare.

Ben venga naturalmente una struttura «con caratteristiche di specializzazione per portatori di handicap», come è stato annunciato che sarà, per quanto una tale ‘specializzazione’ non dovrebbe essere un fatto eccezionale, ma lo standard per ogni pubblico esercizio.

La matrice ideologica di questa giunta è evidente: privatizzare il privatizzabile utilizzando ogni strumento utile. In questo caso la concessione demaniale di uno dei pochi arenili rimasti liberi sul fronte spiaggia del centro abitato di Marina. Per cui d’ora in poi chi vorrà cercarsi una spiaggia gratuita dovrà accontentarsi di andare ai margini nord e sud della frazione, dove è difficile o impossibile trovare parcheggio e occorre fare lunghi tragitti a piedi per raggiungere l’arenile.

Per Grosseto Città Aperta – aggiunge De Martis – Marina di Grosseto ha tutt’altre necessità rispetto a questi blitz che hanno evidenti motivazioni elettorali, non a caso giunti a poche settimane dal voto del 3 e 4 ottobre.

La prima cosa da fare è investire maggiori risorse derivanti dall’IMU pagata dai proprietari di seconde case, innanzitutto riqualificando parcheggi, lungomare e area centrale. Poi occorre farsi assegnare dallo Stato il forte di San Rocco, per recuperarlo e destinarlo a polo civico della frazione. Realizzare un’area attrezzata per gli spettacoli dal vivo, come si confà a un polo turistico che si rispetti, e dotare la frazione di una beach arena pubblica per gli sport da spiaggia. Solo così si alimenterà lo sviluppo economico della frazione e si contribuirà alla sua riqualificazione. Non certo mettendo all’asta pezzi di spiaggia pubblica».

Carlo De Martis, coordinatore Grosseto Città Aperta

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