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Dalle Mura al Giardino dell’archeologia: la danza conquista Grosseto

Redazione
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Doppio appuntamento con Face Off–Tra le mura oltre, il festival dedicato alla danza a cura della Compagnia Simona Bucci/ Compagnia degli Istanti, sostenuto dal Comune di Grosseto con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze. Venerdì 27 agosto dalle 18.30 le esibizioni saranno prima al Bastione del Cinghialino e, in serata, al Giardino dell’archeologia. Sulle Mura andranno in scena “Oh Peter hello. Goodbye” prodotto da “Xl dance company” interpretato da Melissa Bortolotti con la coreografia di Laura Matano e “O dolci rime che parlando andate” ideato da Simona Bucci, di e con Isabella Giustina e Francoise Parlanti, prodotto dalla Compagnia Sonia Bucci/Compagnia degli istanti. L’ingresso è gratuito ma occorre avere il Green pass. Alle 21.15 la rassegna si sposta nel Giardino dell’archeologia: l’ingresso costa 3 euro ed è consigliata la prenotazione ai numeri 328 6452779 o 340 1369666 oppure inviando una mail a info@compagniadegliistanti.it. Per assistere all’evento occorre avere il Green pass. Sul palco saliranno Fabio Bacaloni e Michela Paoloni con “I am”. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti, con la regia e la coreografia di Michela Paoloni e la musica dal vivo di Riccardo Andrenacci, prende spunto dal racconto mitologico e dalle interpretazioni di Dürrenmatt e Cortàzar intorno alla figura del Minotauro e del labirinto. «Le figure di Arianna, del Minotauro e di Icaro – dicono dalla compagnia – rappresentano elementi che convivono nell’anima di ognuno di noi e per i quali è facile perdere l’orientamento. Attraverso la danza il corpo incarna i tre differenti stati emotivi: si fa gesto innamorato o forma animale o ancora diviene abbandono senza peso nella resa dell’ultimo volo». I danzatori lasceranno il palco alla compagnia “Ersilia danza” che presenta “Coppella’s Taste”, spettacolo con la coreografia e la regia di Laura Corradi
creato con Carlotta Plebs, Midori Watanabe e prodotto da “Estate teatrale veronese” con il sostegno del ministero dei Beni culturali e della Regione Veneto. «Mi è piaciuta l’idea di lavorare sui due personaggi femminili, Swanilda e Coppelia – racconta Corradi –, la donna reale pervasa di emozioni, accecata dalla gelosia, istintiva e irruente, vittima di ogni possibile fragilità umana, e la bambola meccanica, perfetta, che non può perdere mai il controllo proprio perché è un robot, bellissima e algida. Ho approfondito questo aspetto di “Coppelia”, grazie anche al fatto che ho lavorato con due interpreti che conosco molto bene e le cui caratteristiche personali calzano alla perfezione con il tema». A chiudere la serata saranno Christian Pellino e Michelle Atoe, protagonisti di “Tosca vs Scarpia” prodotto dalla Compagnia Artemis danza di Monica Casadei, regista e coreografa dello spettacolo che ricalca l’opera lirica di Puccini. «L’elaborazione della partitura originale – dicono dalla compagnia – con l’inserimento di tracce contemporanee e soprattutto con la reiterazione di parole significanti del libretto, origina una vera e propria drammaturgia musicale. Su questo appassionante tappeto sonoro si impongono con forza i protagonisti: la forte e candida Tosca e il barone Scarpia avido di potere e bramoso di possesso, così crudelmente giganteggiante da far pensare a molti che sia lui, piuttosto che Tosca, il vero protagonista dell’opera.Il sadismo, la crudeltà, la ferocia dell’essere umano, indagati senza intenti morali ma con interesse clinico per l’energica potenza che generano, si pongono come sentimenti centrali di questa rilettura dell’opera pucciniana, costruita sulla tensione del rapporto tra il carnefice e la sua vittima».

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