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Sanità, Culicchi: «Il territorio deve rispondere alle esigenze della comunità»

Redazione
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La pandemia ha messo in grave difficoltà il sistema sanitario territoriale che però, anche prima dell’avvento del Covid, manifestava delle criticità. «Siamo portati a pensare che un evento di scala mondiale come il coronavirus fornisca delle attenuanti a tutto il territorio ma adesso, tra le molteplici difficoltà, siamo chiamati a rispondere alle esigenze della comunità, sempre più interessata da malattie croniche e dall’invecchiamento della popolazione», è il parere del candidato sindaco Leonardo Culicchi che sul tema sanitario ha una strategia per invertire la rotta, evitando il collasso delle strutture sanitarie. «Dobbiamo lavorare sul due punti fondamentali – aggiunge Culicchi – come l’ampliamento dei posti letto di cure intermedie, fino al minimo di 0,4 per ogni mille abitanti, seguendo le indicazioni regionali, a cui aggiungere la fuoriuscita dell’ospedale di comunità dal presidio ospedaliero grossetano. Quest’ultimo deve diventare un presidio per tutti quei pazienti che hanno malattie acute. Il secondo punto, invece, riguarda un piano di investimenti sulle case della salute, oggi denominate case di comunità, e su altri servizi territoriali». Punti fondamentali, ma anche necessità primarie, come spiega il candidato sindaco della coalizione “Partecipa!”: «Dopo gli investimenti fatti sull’ala nuova dell’ospedale occorre adesso investire e programmare sul territorio. La necessità si avverte in maniera forte proprio in questo periodo storico, in cui la fase pandemica acuisce la mancanza di spazi, sia per le case della salute che per i servizi di base e la medicina associata. Le nostre proposte quindi, vanno nella direzione di realizzare adeguati spazi adibiti alla sanità cittadina». Nel concreto però, cosa prevede il piano del candidato sindaco? «La realizzazione di 40 posti letto di ospedale di comunità al posto dell’attuale primo piano della Rsa Pizzetti. La realizzazione di 8 posti letto di hospice a cui se ne aggiungono altri due al posto dell’attuale centro diurno Pizzetti, al piano terra della Rsa, grazie anche a uno studio di fattibilità progettuale già effettuato. La trasformazione del centro direzionale pizzetti in sede distrettuale, con realizzazione di casa della salute e spostamento del Serd nelle due palazzine poste all’ingresso della struttura di via Cimabue. Infine la ristrutturazione completa della struttura ex Inam di via Don Minzoni, per attività distrettuali e casa della salute», spiega Culicchi. Opere necessarie a dare un contributo fattivo alla sanità locale: «Solo così possiamo dare risposte concrete alle esigenze della comunità – conclude Culicchi – Il nostro sistema sanitario deve essere ripensato, anche attraverso la realizzazione di queste opere».

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