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Lolini (Lega) su MPS: “Più di 500 anni da banca del territorio, pochi anni per distruggerla, qualche mese per farla scomparire. Da leghista, ma anche da maremmano e toscano dico di no a tutto questo, va contro la nostra storia e non solo quella bancaria”

Redazione
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“Più di cinquecento anni da banca del territorio, pochi anni per distruggerla, qualche mese per farla scomparire all’interno di un gruppo bancario. Noi della Lega diciamo no a tutto questo. Le conseguenze sarebbero disastrose per il tessuto economico locale e per l’occupazione”. Così l’onorevole Mario Lolini, commissario della Lega Toscana. “Da grossetano – afferma- e da imprenditore agricolo non posso che essere legato ad una banca che si è sviluppata a Siena grazie ai pascoli maremmani, dunque a quella terra che io vivo e che lavoro tutti i giorni. Quella stessa che ha creato ricchezza in un territorio un tempo malsano e che grazie anche al ritorno garantito dalla banca senese ha saputo svilupparsi. Perdere il Monte dei Paschi, farlo diventare parte di un grande gruppo che sfugge al controllo del territorio vuol dire andare contro la storia. Rivitalizzarlo e restituirgli quel rapporto con lo stesso territorio che si vorrebbe annullare sarebbe la garanzia del futuro della Banca”. Lolini guarda alle conseguenze che le scelte del Governo potranno avere. “Se il Mef deciderà di cedere la Banca ad Unicredit – afferma il deputato e commissario regionale della Lega- si avranno ricadute immediate in termini di posti di lavoro, con migliaia di persone che resteranno a casa, ma anche in termini di servizio, con decine di sportelli che saranno chiusi. E’ questo ciò che si vuole? E’ la cosa giusta per il Monte dei Paschi? E’ la cosa migliore per Siena, per la Maremma e per la Toscana? Credo proprio di no”. Lolini si volta anche indietro. “In Toscana – afferma- negli ultimi venti anni si sono perse decine di banche dei territori. Quel tessuto economico fatto di casse di risparmio, banche popolari, crediti cooperativi, che affiancavano le due strutture principali, il Monte dei Paschi e Banca Toscana, con la seconda che è poi confluita nella prima. Un sistema finanziario che ha portato gravi effetti sui territori e soprattutto un indebolimento dello stesso, perché si sono persi gli attori protagonisti del credito pronti a dare fiducia ai cittadini ed agli imprenditori creandone le condizioni per uno sviluppo”. Sul Monte dei Paschi Lolini non ha dubbi su chi puntare il dito. “La sinistra che per tanti anni ha messo le mani sulla governance della banca – conclude il Commissario Lega Toscana- ha grandi ed evidenti responsabilità. Anche sull’ultima operazione qualcuno pensa veramente che non fosse studiata a tavolino, con Padoan candidato ed eletto a Siena in attesa di salire al vertice di Unicredit, preparando la strada per l’acquisizione? I senesi tra qualche giorno avranno la possibilità di dare alle urne una risposta forte scegliendo il territorio e le proposte di Tommaso Marocchesi Marzi contro Enrico Letta, che fa parte di quel sistema che sta cercando di abbattere cinquecento anni di storia italiana”.

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