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Documento programmatico a firma delle donne della coalizione “Partecipa!”

Redazione
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Le donne della coalizione “Partecipa!” a sostegno del candidato sindaco Leonardo Culicchi hanno stilato trasversalmente a tutte le liste presenti (Partito democratico, Grosseto città aperta, Movimento 5 stelle ed Europa verde) un documento che, indipendentemente dall’esito delle prossime consultazioni elettorali, vuole rappresentare un manifesto programmatico dei punti fondamentali per la ripartenza della città di Grosseto. Manifesto sul quale, al di là dei risultati, le donne di questa coalizione svolgeranno opera di monitoraggio della sua corretta lettura e applicazione da parte del futuro primo cittadino. La battaglia contro la violenza alle donne, di cui la futura amministrazione dovrà farsi portavoce, il rispetto rigoroso e non negoziabile del principio di parità e uguaglianza di genere, dovranno  essere la fonte da cui declinare tutte le altre politiche dell’amministrazione: urbanistica, educazione formale e non formale, scuola, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. «Da oggi inizia un percorso, da oggi veglieremo sul futuro di questa città per far sì che queste richieste diventino realtà istituzionale», dicono le candidate della coalizione “Partecipa!”. Per questo mercoledì 29 settembre, con partenza ore 18.30 dal gazebo Pd di piazza Stammati, le donne della coalizione passeranno per corso Carducci, con arrivo in piazza Dante, dove incontreranno il candidato sindaco Leonardo Culicchi, a cui verrà consegnato il documento programmato.

Di seguito i punti del documento con le richieste:

–       L’utilizzo di un corretto linguaggio istituzionale non violento e rispettoso di tutte le diversità. Un modo di comunicare nelle istituzioni e per le istituzioni che non trascenda mai dal senso di comunità e sia inclusiva di tutte le differenze presenti.

–       Pubblicizzare nuovamente i servizi educativi per l’infanzia, tornando ad un coordinamento pedagogico pubblico formato da professionisti del settore. Non si tratta di demonizzare il lavoro sull’infanzia svolto dal Terzo Settore con il quale serve sinergia, ma di tornare a quella qualità educativa per la quale Grosseto, in passato, ha eccelso in qualità e offerta. Personale pubblico che è di fondamentale importanza per lo svolgimento delle operazioni di vigilanza e  controllo sulla formazione del personale (pubblico e privato) nei servizi all’infanzia e nei servizi educativi in genere.

–       Implementare, anche attraverso apposite convenzioni con il terzo settore, l’estensione della fruizione delle strutture scolastiche  oltre l’orario istituzionale per una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori. Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta all’organizzazione pubblica dei centri estivi, corrispondendo un reale supporto educativo alle famiglie durante il periodo di chiusura delle scuole.

–       Sinergia tra l’Azienda sanitaria locale, il Comune, Coeso-Società della salute di cui fa parte, per attivare progetti educativi e formativi per il personale scolastico, volti all’eliminazione del disagio giovanile e delle dipendenze. Un patto di collaborazione con la scuola e l’Asl per mettere in campo iniziative e laboratori mirati a prevenire o arginare fenomeni devianti come il bullismo, cyberbullismo, dipendenze da droghe o dal gioco d’azzardo lecito.

–       Equilibrio tra i sessi nella nomina della giunta esecutiva e  coinvolgimento degli organismi di partecipazione composti da donne nelle decisioni che riguardano la vita delle donne e dell’intera cittadinanza.

–       Potenziamento e valorizzazione dell’associazione antiviolenza Olympia de Gouges, che opera sul territorio grossetano dal 1999 e che è l’unico presidio autorizzato che risponde al numero verde nazionale 1522.

–       Sicurezza e la qualità urbana nella gestione degli spazi pubblici: affrontare seriamente il discorso dello spazio pubblico, migliorando i luoghi della socialità per la cittadinanza. Eliminando il degrado urbano, si attenua drasticamente il senso di insicurezza dei cittadini, la paura della criminalità e quindi l’aumento del numero dei reati. La città ha bisogno di nuovi luoghi, attrattivi e di qualità, che prevedano la rigenerazione e rimodulazione di spazi pubblici: le strade sicure per le donne, e per tutti, sono fatte dalle persone che le attraversano.

–       Difesa dell’ambiente: stilare un protocollo d’intesa con le aziende locali destinato alla rigenerazione ambientale delle attività produttive. La promozione alla rigenerazione si realizzerà attraverso agevolazioni e facilitazione di tributi locali calmierati.

–       Creazione di un assessorato alla partecipazione e cittadinanza attiva per la gestione dei beni comuni, con rilancio del regolamento esistente e stipula di “patti di collaborazione” seguendo l’esempio di molti comuni italiani virtuosi che hanno già posto in essere questa necessaria attività istituzionale. Collaborazione tra cittadinanza attiva, terzo settore e amministrazione locale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni, materiali e immateriali.

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