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Sprecati 150.000 euro per il trasporto delle persone con mobilità ridotta. Grosseto Città Aperta: un danno provocato dalla giunta Vivarelli Colonna

Redazione
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Ammontano ad oltre centocinquantamila euro le risorse che erano state destinate dal Governo al Comune di Grosseto affinché – come testualmente stabilito da un decreto legge – le erogasse “in favore delle persone fisicamente impedite o comunque a mobilità ridotta ovvero con patologie accertate” per utilizzare, attraverso ‘buoni viaggio’, taxi e servizi di noleggio con conducente.

Centoncinquantamila euro verosimilmente sfumati, almeno per la gran parte, a causa delle inefficienze della Giunta guidata da Vivarelli Colonna.

Correva infatti l’ormai lontano maggio del 2020 quando il Governo emanava il decreto legge n. 34/20 che, per far fronte alla fase più acuta dell’emergenza epidemiologica, conteneva interventi definiti per l’appunto come “urgenti” in materia di salute, politiche sociali, sostegno al lavoro e all’economia.

Tra questi i ‘buoni viaggio’ destinati a produrre un doppio beneficio: consentire ai nostri concittadini di potersi muovere con facilità e in sicurezza evitando i mezzi di trasporto pubblico di linea in piena pandemia, e al contempo sostenere un comparto particolarmente colpito dall’emergenza Covid come quello dei taxi e dei servizi di noleggio con conducente.

Quel decreto legge stabiliva tuttavia un termine per l’utilizzo dei ‘buoni viaggio’: il 31 dicembre del 2021.

Ebbene, non è bastato un anno e mezzo al Comune di Grosseto per utilizzare quelle risorse, ed è così che solo nel Consiglio comunale odierno è stata adottata una variazione di bilancio, a dir poco tardiva, che finalmente impegna quei centocinquantamila euro. Ma ancora non è finita, perché ora il Comune dovrà predisporre un bando per convertire quei soldi in ‘buoni viaggio’.

Tra l’altro si tratta di centocinquantamila euro di ‘buoni viaggio’ destinati a coprire il cinquanta per cento del costo delle corse, corrispondenti dunque ad un incasso potenziale per tassisti e operatori NCC di oltre trecentomila euro.

Certo risulta difficile immaginare che da qui alla fine dell’anno i grossetani che beneficeranno di questa misura potranno utilizzare i mezzi del trasporto pubblico non di linea per oltre trecentomila euro.

Quanto accaduto nel nostro Comune con la gestione delle risorse Covid costituisce un preoccupante campanello di allarme. A breve i comuni cominceranno a dover gestire le risorse, ben più consistenti e impegnative, del PNRR, e non ci possiamo permettere altri errori e inefficienze.

Carlo De Martis, Capogruppo ‘Grosseto Città Aperta’ nel Consiglio comunale di Grosseto

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