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Ulmi (Lega): “Bene il ripensamento del Pd sul maxidistretto che fa capo al Coeso. Evidentemente non eravamo in torto, noi della Lega quando ci siamo opposti a questa maxistruttura”

Redazione
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“Ammettendo la necessità di un ripensamento e parlando di periodo sperimentale, il Pd di Grosseto ammette che il maxi distretto socio sanitario che riuniva sotto il Coeso le tre vecchie aree grossetana, amiatina e delle Colline Metallifere è stato un fallimento. Quello stesso che come Lega abbiamo sempre denunciato e su cui mi sono battuto personalmente, prima tra lo scetticismo generale, adesso avvertendo un consenso sempre più diffuso, a partire da quello della maggioranza in consiglio regionale”. Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della commissione sanità, commenta le parole della collega Donatella Spadi e del segretario del Pd maremmano Giacomo Termine sul maxi distretto che fa capo al Coeso. “Il fallimento di una struttura di questa portata – sostiene Ulmi- era scontato. Come fanno le esigenze di Grosseto a collimare con quelle di un comune amiatino o quelle di quest’ultimo con quelle delle Colline Metallifere? Si è trattato di un errore di fondo della Riforma Saccardi che è stato reiterato nei fatti solo per garantirsi i 450mila euro di premialità che gli accorpamenti hanno assicurato, senza pensare alle reali necessità del territorio e senza dimenticare che per il Pd è stato motivo per cercare di mantenere quel controllo del sociale, vedi la negata presidenza ad Antonfrancesco Vivarelli Colonna, per paura di quel cambiamento che il centrodestra avrebbe rappresentato anche in questo ambito”. Da Firenze evidentemente l’onda lunga della retromarcia è giunta anche a Grosseto. “Già in campagna elettorale per le regionali il ridimensionamento delle zone distretto e delle maxi Asl è stato un mio cavallo di battaglia – sostiene Ulmi- Ho appreso con sorpresa, ma anche con soddisfazione, giunto in Regione che le problematiche che io ho sempre sollevato sul territorio, e sempre respinte in Maremma dal Pd a difesa della maxi area distretto, come a Firenze siano state riproposte proprio dai consiglieri Democratici con una mozione generica in consiglio regionale sulla rimodulazione delle stesse zone distretto e poi con la richiesta, approvata dalla Terza Commissione e dall’assemblea, del ritorno della provincia di Arezzo da uno a tre distretti socio sanitari. Personalmente – conclude Ulmi- non posso che compiacermi di questo cambio di idee anche in Maremma, a testimonianza che quello che andiamo dicendo come Lega ormai da tempo non era una boutade, ma la realtà dei fatti”.

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