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La Maremma del 2022 secondo Angelo Gentili (segreteria nazionale Legambiente)

Redazione
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Il 2021 sta per volgere al termine e per la Maremma è già tempo di guardare avanti. Con la speranza che il 2022 sia l’anno nel quale riusciremo a lasciarci definitivamente alle spalle l’incubo della pandemia, dal Circolo Festambiente di Legambiente arriva l’elenco dei 12 traguardi da raggiungere per fare del nostro territorio un laboratorio a cielo aperto di buone pratiche green, senza mediazioni a ribasso. “La Maremma – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – deve diventare, ancora e più di oggi, un modello per la sostenibilità ambientale su tutti i fronti, tutelando il patrimonio naturale che possiede e, allo stesso tempo, rilanciando l’economia.”
Prendete appunti:
1) Nel 2022, la Maremma dovrà scommettere più del passato sulla mobilità sostenibile, una priorità assoluta per il territorio, a partire dal Comune capoluogo, in cui occorrerà ampliare la ztl fino al secondo anello delle mura, aumentare le zone 30, puntare in maniera più incisiva sul trasporto pubblico locale attualmente sottoutilizzato e sul potenziamento della rete ferroviaria sempre più penalizzata, oltre che su un aumento della mobilità elettrica anche attraverso una maggiore distribuzione delle colonnine. E poi: più piste ciclabili sia in città che in tutto il territorio; stretta sulla ciclopista Tirrenica per fare della Maremma la Capitale della ciclabilità.
2) Sul corridoio tirrenico non c’è più tempo da perdere. Con il nuovo anno sarà necessario mettere in sicurezza l’Aurelia e restituire alla Maremma un’arteria sicura, moderna e sostenibile, a partire dall’apertura dei cantieri nei tratti più pericolosi a due corsie come quello di Capalbio.
3) La Maremma dovrà essere sempre più plastic free. Anche nel prossimo anno, bisognerà continuare con determinazione a incentivare l’abbandono della plastica usa e getta sia con delibere apposite dei singoli Comuni che attraverso campagne specifiche per ridurre la quantità di plastica nei nostri mari e sulle nostre coste. Anche gli eventi culturali e sportivi, le sagre e le manifestazioni dovranno essere sostenibili, a emissioni 0 e plastic free. Inoltre, sarà fondamentale dare seguito a mobilitazioni di massa finalizzate alla pulizia dei litorali e dei fondali.4) Più tutela degli ecosistemi fluviali: nel 2022 si dovranno accendere ancora di più i riflettori sui corsi d’acqua, Ombrone e Albegna in primis. Bisognerà dare seguito a una manutenzione scrupolosa del reticolo idrografico, evitando drastici e dannosi tagli degli alberi lungo le sponde e mettendo in sicurezza i piccoli bacini collinari per prevenire le emergenze alluvionali e il dissesto. Allo stesso tempo, occorrerà realizzare iniziative concrete di conoscenza e pulizia dei fiumi, coinvolgendo le realtà locali e attivando e rivitalizzando i contratti di fiume.
5) Maremma biodistretto modello: l’anno che sta per iniziare dovrà essere quello svolta per l’agricoltura in Maremma. Alcuni passi avanti sono stati fatti, ma è fondamentale continuare ad andare con decisione in questa direzione, consentendo alla sostenibilità di diventare l’asse portante dello sviluppo economico della Maremma. L’intera zona dovrà divenire un biodistretto agroecologico, favorendo la sostenibilità in ambito agroalimentare, realizzando un modello basato su filiera corta, cibo sano, tutela degli ecosistemi, riduzione degli input chimici, idrici ed energetici, sostenibilità delle filiere, puntando sul rilancio delle eccellenze maremmane in ambito agroalimentare.
6) Turismo sostenibile volano di sviluppo e tutela ambientale? Il 2022 sia l’anno della svolta! Anche in ambito turistico, la Maremma dovrà essere sempre più sostenibile, intercettando un segmento di mercato in rapida e costante crescita, generando benefici positivi in un momento complesso per gli operatori del settore, sia per l’economia che per l’ambiente.
7) La raccolta differenziata sia una vera priorità. Nel 2022, si dovrà implementare con decisione la raccolta differenziata, diffondendola capillarmente e aumentando i modelli che prevedono una raccolta differenziata spinta sia nel Comune capoluogo che in tutti Comuni del territorio.
8) Basta incendi. Avviamo processi per potenziare la salvaguardia delle zone maggiormente a rischio attraverso una più forte tutela, regolamenti e provvedimenti legislativi e campagne di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica.9) Difesa Attiva diventi un modello per facilitare la convivenza e l’equilibrio tra predatori e greggi. Moltiplichiamo gli esempi virtuosi che dimostrano con efficacia che, attraverso l’utilizzo di strumenti di prevenzione come i cani da guardiania, le recinzioni adeguate, i ricoveri notturni, è possibile ristabilire equilibrio, facilitando la convivenza con il lupo e riducendo significativamente i danni alle greggi. L’auspicio è che anche la Regione Toscana possa fare tesoro di queste esperienze positive.
10) Più contrasto a illegalità e caporalato. Anche la Maremma nell’ultimo periodo ne è stata vittima. Servirà lavorare insieme per combattere ogni forma di illegalità. Strutturiamo un fronte comune tra istituzioni, associazioni e cittadini allo scopo di promuovere la legalità e arginare fenomeni che devono essere definitivamente spazzati via dal nostro territorio come la penetrazione della malavita organizzata, il fenomeno del caporalato e del lavoro nero che è sempre più diffuso in agricoltura, soprattutto nei confronti dei migranti che chiedono ospitalità al nostro Paese.
11) Più rinnovabili e comunità energetiche per una Maremma a emissioni 0. Moltiplichiamo le rinnovabili e l’efficienza energetica, utilizzando i fondi messi a disposizione sia dal PNRR che dal 110%. Scommettiamo poi sulle comunità energetiche in tutta la provincia di Grosseto.
12) Sistema dunale, fascia pinetata e biodiversità: salviamo il nostro polmone verde! Con il nuovo anno, dovrà arrivare anche un nuovo impulso alle azioni di tutela della preziosa fascia dunale, costiera e pinetata sempre più minacciata da fenomeni atmosferici estremi, organizzando meglio e una volta per la fruizione sostenibile del territorio anche dal punto di vista turistico.

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