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Nuovi appuntamenti del progetto sulla lotta allo spreco alimentare promosso dal comune di Follonica in collaborazione con il circolo Festambiente di Legambiente

Redazione
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Lo scorso 26 gennaio le educatrici dell’associazione del cigno verde hanno incontrato gli studenti della 1°F della scuola secondaria di primo grado del Comprensivo Follonica 2. Uno step strategico di un progetto pilota che vede protagonisti circa 100 studenti tra le scuole primarie e secondarie di primo grado del capoluogo comunale. L’attività didattica segue l’incontro tenutosi il 3 dicembre a Follonica rivolto alle insegnanti del Comprensivo di Follonica 1 e Follonica 2 in cui sono state illustrate le metodologie e gli strumenti ideati dalle educatrici riguardante il percorso di sensibilizzazione nei confronti della lotta allo spreco alimentare per sensibilizzare gli studenti nei confronti della lotta allo spreco alimentare in un percorso articolato, dal Comune di Follonica in collaborazione con il circolo Festambiente di Legambiente. 
“Nostro obiettivo – ha dichiarato Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente – è quello di coinvolgere studenti e famiglie in un vero e proprio cammino di consapevolezza sul grande tema dello spreco alimentare. Le lezioni in classe con i nostri esperti sono, senza alcun dubbio, uno passaggio strategico poiché consentono alle studentesse e agli studenti di apprendere consapevolmente. Il valore etico e ambientale del cibo – ha concluso Gentili – si interiorizza anche e soprattutto sperimentandolo. Con questo progetto pilota abbiamo l’ambizione di avviare questa piccola grande rivoluzione, passo dopo passo, a partire dai banchi di scuola, fino ad arrivare nelle case di tutti i cittadini follonchesi.”
“In Italia, indicativamente, gettiamo settimanalmente nella spazzatura circa 600 grammi di cibo a testa – spiega l’assessora all’ambiente del Comune di Follonica Mirjam Giorgieri – Uno spreco enorme che ha conseguenze sia dal punto di vista ambientale che economico. Non solo i prodotti che non vengono consumati devono poi essere processati come rifiuti: lo spreco alimentare rappresenta anche uno sperpero di tutte quelle risorse che sono state necessarie alla produzione del cibo. Per questo è fondamentale portare avanti dei progetti che partano dalle scuole e quindi dalle bambine e dai bambini, in modo tale da sensibilizzarli ad un utilizzo consapevole e sostenibile delle risorse, a vantaggio di tutta la comunità. Follonica – conclude Giorgieri – ha proprio in questo senso realizzato il progetto “Zero percento spreco – cento per cento gusto”, un patto tra cittadini, ristoratori, scuole e terzo settore, affinché tutti insieme si riesca a limitare lo spreco.”

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