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De Martis: scongiurare le chiusure del parco archeologico di Roselle. Approvata la proposta di Grosseto Città Aperta

Redazione
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E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale la proposta presentata dal Capogruppo di Grosseto Città Aperta, Carlo De Martis, per far fronte all’emergenza personale al Parco archeologico di Roselle.

E’ notizia recente che da questo mese di marzo i cancelli del sito archeologico resteranno chiusi per due domeniche al mese, che vanno ad aggiungersi alla chiusura infrasettimanale e ad un orario di apertura già insufficiente.

Il motivo? La progressiva riduzione del personale, dipendente dal Ministero della Cultura, che negli anni è passato da dodici a otto unità, e recentemente ad appena sei.

Una situazione inaccettabile per quello che costituisce un luogo dalla straordinaria valenza culturale, ambientale e turistica, tanto più nella prospettiva di una Grosseto Capitale della cultura, per la cui candidatura sono state impiegate significative risorse economiche che confidiamo si tradurranno anche in un aumento dei flussi turistici. Inoltre a breve dovrebbe finalmente aprire il nuovo centro visite del Parco archeologico, progettato nel 2011, per il quale il Comune ha speso circa un milione e mezzo di euro.

Ebbene, proprio nei giorni scorsi si sono concluse le prove del concorso indetto dal Ministero della Cultura per il reclutamento di circa mille unità personale, di cui centocinquantacinque destinate alla Toscana, senza tuttavia alcuna certezza sulle concrete destinazioni.

Da qui l’ordine del giorno approvato nell’ultima seduta consiliare con il quale l’intero Consiglio comunale rivolge un appello al Ministero della Cultura affinché non meno di quattro unità di personale siano destinate all’area archeologica di Roselle.

Un atto condiviso fin dalla sua genesi durante i lavori in Commissione, reso possibile da una proficua sinergia tra opposizione, maggioranza e Assessore alla Cultura, ciascuno dei quali ha fornito un contributo decisivo per consentire ora al Comune di premere sul Ministero della Cultura di modo che Roselle non resti solo una bella Cenerentola.

E’ stata invece respinta l’ulteriore proposta di Grosseto Città Aperta con la quale si chiedeva che nell’immediato l’Amministrazione comunale intervenisse con proprie risorse, coinvolgendo le guide turistico-ambientali del territorio, non solo per coprire ‘i buchi’ lasciati dal Ministero ma anche per ampliare gli orari di apertura permettendo, con regolarità, suggestive visite in notturna.

Una misura volta a valorizzare come merita il Parco di Roselle e scongiurare che, con la stagione turistica alle porte, i cancelli del sito archeologico restino sbarrati ai turisti, o debbano essere chiuse le porte a quelle realtà artistiche che portano eventi di altissimo livello nella splendida cornice dell’anfiteatro romano.

Su questo, nonostante il voto contrario della maggioranza, abbiamo tuttavia registrato l’apertura dell’Assessore alla Cultura il quale ha espresso l’impegno di rivalutare la proposta allorché dal Ministero non giungessero riscontri positivi.

Carlo De Martis, Capogruppo ‘Grosseto Città Aperta’ nel Consiglio comunale di Grosseto

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