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Domenica di festa a Gavorrano per la “Madonna col Bambino”

Redazione
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Domenica di festa, quella appena trascorsa, per la comunità di Gavorrano, che ha vissuto una sorta di “ritorno a casa”: quello dell’opera “Madonna con Bambino fra i santi Sebastiano, Giuliano, Cosma e Damiano”, dipinta nella seconda metà del ‘400 da Matteo di Giovanni. La pala originale, che fu commissionata dal popolo di Gavorrano all’epoca dei Medici, è da tempo conservata nella Pinacoteca di Siena, per questo la comunità teneva ad avere almeno una copia da ricollocare nella chiesa parrocchiale di San Giuliano.

Domenica questo desiderio è divenuto realtà e al termine della Messa festiva presieduta dal vescovo Giovanni e concelebrata dal parroco di Gavorrano, don Anselmo Taborda, e da don Franco Cencioni, direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi di Grosseto, l’opera è stata benedetta. Erano presenti, fra gli altri, il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, e la storica dell’arte Sandra Cardarelli, gavorranese d’origine e specialista del Quattrocento senese presso il dipartimento di storia dell’arte dell’Università di Aberdeen (Scozia). Cardarelli ha scritto un libro sulla pala gavorranese Matteo di Giovanni a Gavorrano”(Effigi), presentato nel pomeriggio di domenica nella sala consiliare del Comune minerario.

Felice il parroco don Anselmo, che ha ringraziato il Vescovo, l’ufficio diocesano per i beni culturali, il gavorranese Piero Simonetti, che è stato il referente dell’iniziativa, il Comune e la storica dell’arte Sandra Cardarelli: “E’ grazie alla sua ricerca – ha sottolineato – se oggi possiamo affermare con certezza che quella pala è stata dipinta per questa chiesa di Gavorrano”.

Il sindaco Andrea Biondi ha ricostruito la genesi di questo progetto “per riuscire oggi a restituire oggi, simbolicamente, alla comunità di Gavorrano questa pala. Seppure si tratti di una copia, però potrà illuminare i nostri occhi, ma anche i nostri cuori perchè si tratta di un dipinto di una bellezza iconografica davvero indiscutibile”.

Alla celebrazione era presente anche Sandra Cardarelli, che ha definito un “grandissimo privilegio l’aver potuto studiare le opere d’arte della nostra bella Maremma”, auspicando che “questa occasione possa servire come punto di partenza per rinsaldare il valore dell’identità culturale della nostra comunità e anche rinnovare un percorso di fede attraverso i santi patroni”.

Grosseto e i suoi territori devono molto a Matteo di Giovanni, uno degli artisti più significativi del XV secolo. E’ dal suo estro che è uscito il capolavoro della Madonna delle Grazie, venerato nella cattedrale di San Lorenzo, così come dal suo pennello è uscita la pala di Gavorrano e quella conservata a Montepescali. E proprio a lui sarà dedicato un pomeriggio di approfondimento, promosso dall’ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici diretto da don Franco Cencioni. Venerdì 8 aprile, alleore 16, nella sala Friuli del convento di San Francesco, Sandra Cardarelli terrà una conferenza su “Matteo di Giovanni, un itinerario sacro nella diocesi di Grosseto”.

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