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La Gentilezza vista dai bambini del Comprensivo 4 di Grosseto

Redazione
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Portare la gentilezza tra i banchi della scuola primaria perché educare
al rispetto e alla gentilezza si può (e si deve): ecco il motore che ha
portato a sviluppare alcuni progetti proposti dal Comune alle scuole
cittadine. In occasione del Progetto sulla Gentilezza realizzato dagli
alunni delle Scuole Primarie di via Einaudi, via Giotto e della Scuola
dell’Infanzia di via Papa Giovanni del Comprensivo 4 di Grosseto è stata
organizzata oggi, per la giornata conclusiva, una visita dell’Assessore
delegato Angela Amante.

Tramite i tanti, bellissimi e molto partecipati percorsi didattici
sviluppati, sia dai bimbi della scuola dell’infanzia sia da quelli delle
due primarie, sono stati ribaditi i valori principali del significato
della gentilezza.

La Giornata mondiale della Gentilezza, nata in Giappone grazie al Japan
Small Kindness Movement, fondato nel 1988 a Tokyo, promuove il potere
positivo della gentilezza e si propone di ispirare gesti di generosità e
altruismo “per creare un mondo più gentile”.

“Se vogliamo parlare di gentilezza con i bambini” – spiegano il sindaco
Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai servizi educativi con
delega alla Gentilezza Angela Amante – non dobbiamo chiedere loro che
cos’è ma proviamo a chiedere: “Cosa ha a che fare la gentilezza con
noi?” E poi: “Ci conviene essere gentili?” E ancora: “Possiamo scegliere
con chi essere gentili?” È proprio questo il primo step: parliamone
insieme, perché importante è parlare ogni giorno di gentilezza con i
bambini, ribadire che “gentili” sono tutti quei gesti di cortesia e
generosità, di altruismo e di onestà, che ci fanno avvicinare agli
altri, che riescono a buttare giù i muri, che combattono la prepotenza e
la violenza, in tutte le sue forme.”

“ ‘Gentili’ sono quei comportamenti – proseguono sindaco e assessore –
che contrastano il bullismo, che abituano all’ascolto, all’aiuto
reciproco, che accolgono tutti, nessuno escluso, che fanno nascere il
rispetto per gli altri. “Gentili” sono quelle azioni e quei modi di
essere che fanno nascere l’amicizia. Ecco perché la gentilezza ha a che
fare con noi, con la nostra vita. Ed ecco perché vorremmo e ci stiamo
impegnando affinché se ne parli sempre più nelle scuole: perché educare
alla gentilezza si può, fin dalle prime classi della Scuola
dell’Infanzia. E come ci hanno dimostrato i lavori di questi bambini e
bambine, frutto di percorsi didattici di grande livello, manuali,
grafici, digitali, come per tutte le cose, la loro capacità di far
propri con facilità concetti così alti e nobili, la spontaneità, e la
dolcezza da loro dimostrata ci dice che siamo noi “adulti” a dover fare
tesoro di quello che loro ci trasmettono, ben più che il contrario.”

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