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Si rinnova l’appuntamento con la Clean up the Med

Redazione
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La Clean Up The Med, versione mediterranea di Spiagge e Fondali Puliti, torna con la sua ventinovesima edizione, per un fine settimana di mobilitazione che coinvolgerà associazioni, università, comuni, enti pubblici, scuole e cittadini. Una grande iniziativa di volontariato ambientale promossa per il terzo anno di fila da COMMON (COastal Management and MOnitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea) , progetto europeo finanziato da Eni CBC Med, con 2,2 milioni di euro, che coinvolge Italia, Libano e Tunisia con l’obiettivo di tutelare le coste del Mediterraneo dal marine litter attraverso una gestione sostenibile dei rifiuti marini.

Circa cento le organizzazioni, provenienti da 17 Paesi diversi, che hanno già aderito: Italia, Francia, Spagna, Algeria, Libano, Tunisia, Egitto, Croazia, Cipro, Marocco, Malta, Turchia, Libia, Grecia, Israele, Portogallo e Giordania. Negli ultimi tre anni, la campagna ha visto radunarsi sulle coste mediterranee più di 6mila volontari provenienti da 20 Paesi. 

Oltre alla rimozione fisica dei rifiuti, l’obiettivo della Clean Up the Med è volto a sensibilizzare ed educare la comunità sugli effetti devastanti che le attività umane, e, in particolare, la cattiva gestione dei rifiuti sulla terraferma, producono se non regolate da vincoli precisi, necessari per tutelare la salute del nostro bellissimo mare. 

In Maremma, l’iniziativa ha preso il via dalla spiaggia di Marina di Grosseto ed è stata lanciata alla presenza dell’assessore all’ambiente del Comune di Grosseto, Simona Petrucci, dell’assessore al turismo del Comune di Grosseto, Riccardo Megale, di Angelo Gentili, membro della segreteria nazionale di Legambiente e di Simone Guerrini, presidente dell’associazione Balneari della Maremma grossetana.

Durante l’evento Legambiente ha consegnato al presidente dell’associazione Balneari della Maremma Grossetana i kit della campagna “BE-CLEAN”, promossa sempre nell’ambito del progetto COMMON e che vede i balneari soggetti attivi di sensibilizzazione contro il marine litter per la tutela dell’ecosistema costiero: le locandine e gli adesivi con gli eco-consigli da tenere in spiaggia per contribuire alla sua tutela, e i primi 1000 posacenere in cartone che verranno distribuiti negli stabilimenti contro il perdurare del gettare a terra i mozziconi di sigaretta che restano il principale rifiuto rinvenuto nelle nostre spiagge, perché troppo piccoli per essere intrappolati nei vagli meccanici. Inoltre attraverso la compilazione di un form elettronico i balneari forniranno importanti dati sui rifiuti rinvenuti durante la stagione e le abitudini dei propri ospiti verso la raccolta differenziata.

 “Quello di Clean Up the Med – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – è uno straordinario esempio di citizen science, che coinvolge centinaia di volontari in tutto il Mediterraneo in azioni di monitoraggio dei rifiuti dispersi sulle nostre spiagge. La rete tra associazioni, istituzioni e cittadini che ogni anno decidono di rendersi protagonisti di questa grande mobilitazione dimostra che insieme possiamo davvero fare la differenza. Tra l’altro – ha proseguito Gentili – quella di quest’anno è un’edizione particolarmente importante, considerando che il 2022 si è aperto con il recepimento in Italia della direttiva europea SUP (Single Use Plastics) e che si svolge nella settimana in cui è stata approvata finalmente la legge Salvamare che permette ai pescatori di liberare il mare dai rifiuti. Traguardi su cui, come associazione, ci siamo impegnati molto e che rappresentano un segnale positivo, in risposta all’SOS che ci lanciano le nostre spiagge. I dati parlano chiaro: l’usa e getta in plastica, come confermato dall’indagine Beach Litter 2022, resta tra le principali cause di inquinamento in mare. Adesso, serve continuare a lavorare incessantemente sulla sensibilizzazione delle persone, sulla gestione e il riciclo dei rifiuti e sull’infrastrutturazione dei porti.”

 “Siamo felici e orgogliosi di dare il nostro contributo a queste giornate di impegno comune per il nostro territorio. Come amministrazione – dichiara l’assessore all’ambiente, Simona Petrucci – continuiamo a puntare con decisione verso l’obiettivo di una consapevolezza ambientale sempre più radicata. Ad esempio, lo stiamo facendo da un lato nel campo della raccolta differenziata, la cui percentuale aumenta ogni anno con costanza, e dall’altro sul tema della sensibilizzazione ambientale, in particolare a beneficio dei più giovani. Due strumenti che, in realtà, non possono essere distinti l’uno dall’altro ma che devono vivere connessi tra loro. Ed è bellissimo vedere oggi questi ragazzi pronti a scendere in campo per le nostre spiagge, dando il buon esempio e vivendo un’esperienza che rimarrà per sempre in loro. Voglio quindi ringraziare i giovani che partecipano al progetto, l’associazione balneari di Grosseto e Legambiente per l’organizzazione di questa giornata così importante.”

“Grosseto – spiega l’assessore al turismo, Riccardo Megale – punta sulla sua bellezza per attrarre nuovi e consistenti flussi turistici. Una bellezza che trova nelle spiagge e nei paesaggi inviolati la sua essenza più vera. Proprio per questo è necessario insistere sulla promozione di eventi e attività come queste, perché se siamo noi i primi a curare e valorizzare il nostro patrimonio, allora saremo in grado di veicolare all’esterno l’immagine di un territorio sano, consapevole e pronto ad accogliere chiunque voglia trascorrere del tempo qui. Ecco il turismo sostenibile che è la nostra forza, che dobbiamo consolidare nel tempo e che si arricchisce grazie all’impegno di tutti. Grazie agli organizzatori di questa giornata, ai ragazzi che ci dimostrano cosa sia il rispetto per l’ambiente e, in particolare, per il nostro splendido litorale.”

Ogni anno, le spiagge e i fondali del Mar Mediterraneo producono più di 8 tonnellate di rifiuti, di cui più dell’80% è plastica: dai tappi di bottiglia ai giocattoli, dai cotton-fioc alle borse. Secondo gli ultimi dati di monitoraggio, analizzati dai ricercatori dell’Università di Siena per il progetto COMMON, le attività terrestri si confermano la principale fonte di inquinamento, responsabili del 35% dei rifiuti totali, seguite dalle attività lungo la costa con il 20%. Ridurre il nostro impatto sull’ambiente non è solo possibile, ma necessario.

Anche quest’anno, in occasione della campagna, il progetto COMMON contribuirà a fornire dati utili per il monitoraggio e la raccolta di dati utili per analizzare lo stato di salute del Mediterraneo: i chili e la tipologia di rifiuti raccolti durante ogni appuntamento verranno elaborati e resi disponibili su www.commonproject.it, un portale nato per raccogliere informazioni e strumenti sul problema dei rifiuti marini nel Mar Mediterraneo e per valorizzare l’importanza di tutelare il nostro il mare, e la biodiversità che preserva. Inoltre, anche quest’anno verrà rilevato il numero di guanti, mascherine, e altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria COVID-19.

Se vuoi unirti come gruppo, o unirti per pulire le spiagge più vicine, puoi taggare COMMON Med Project sui social media e usare l’hashtag ufficiale #CleanUpTheMed

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