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Scuola, accordo sul sostegno psicologico a studenti, famiglie e personale

Redazione
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E’ stato siglato nei giorni scorsi il protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e l’Ordine Psicologi della Toscana per la promozione della cultura della salute e del benessere nell’ambiente scolastico. L’obiettivo sarà diffondere interventi a sostegno di studenti e studentesse, delle loro famiglie, delle classi, degli insegnanti e di tutto il comparto scuola, favorire percorsi funzionali di crescita, attivare azioni di prevenzione e monitoraggio. Lavoreremo in sinergia con l’Usr per rafforzare e ampliare gli spazi di condivisione e l’alleanza psico-educativa tra scuola e famiglia. Prevista l’istituzione anche di una cabina di regia per coordinare insieme programmi e azioni future. Il protocollo durerà tre anni e sarà tacitamente rinnovato per ulteriori tre anni. 

“Vogliamo essere a fianco delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi e delle loro famiglie in una fase così difficile, che ormai da tempo ha richiesto loro grandi sacrifici e rinunce relazionali, portato a grande instabilità evolutiva e accresciuto fortemente un già presente disagio a causa della pandemia. La collaborazione tra il nostro Ordine e l’Ufficio Scolastico Regionale è un passo che attendevamo e che riteniamo molto importante per offrire con costanza e progettazione condivisa un supporto agli studenti, alle famiglie e a tutto il mondo della scuola”. 
Lo afferma Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana

“Vogliamo essere presenti, nelle classi e come riferimento delle famiglie per offrire un supporto di ascolto, dialogo e confronto. Chiedere aiuto non deve essere un atto eccezionale, ma una prassi comune. Per questo – aggiunge Gulino – è fondamentale mettere in campo sempre più strumenti, dagli sportelli di ascolto ai progetti di formazione. Creeremo occasioni di confronto concreto e collaboreremo per creare contatti tra gli studenti, le scuole e i professionisti del settore per migliorare la salute dei nostri alunni e per prevenire forme di malessere psicofisico. Se i giovani crescono e stanno bene, anche gli adulti cresceranno e staranno bene”.

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