Fratelli d’Italia, Colline metallifere: ‘Medici si … o medici no! Una storia strana dalle Colline metallifere’

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“Visto i tanti appelli, – dicono Fratelli d’Italia Colline Metallifere – da parte del governo, delle regioni, delle asl e della protezione civile, indirizzati agli operatori sanitari (Medici e infermieri) sia essi in pensione o no, di mettersi a disposizione per aiutare la sanità italiana in questo periodo di crisi dovuto alla Pandemia da covid-19, si registra che tutto quello che luccica non sempre è oro”.

“Questa, – proseguono gli esponenti di Fratelli d’Italia – la cronistoria che vi voglio raccontare: Un medico di medicina generale in pensione, animato dal senso civico, alcune settimane fa, comunica con mail e pec, alla Asl di riferimento, nel caso specifico la Toscana sudest,  la propria disponibilità ad eseguire, in modo volontario e gratuito, la somministrazione dei vaccini anti-Covid alle persone che l’Asl stessa individua di volta in volta, residenti nel territorio delle Colline Metallifere”.

“La Asl, – prosegue la nota – dopo alcuni solleciti, perché la risposta tardava ad arrivare, risponde per mail al medico, cito le testuali parole, che l’Azienda non ha la possibilità, a livello normativo, di accettare la sua disponibilità a prestare a titolo di volontariato e gratuito la sua professionale per la campagna vaccinale anti-Covid in atto …, ed invita il medico a rivolgersi alla protezione civile. Ma non finisce qui. Dalla protezione civile, le risposte fornite al medico, non sembrerebbero esaustive, in quanto non chiarirebbe se lo stesso per poter operare in modo volontario e gratuito nella somministrazione dei vaccini possa farlo, anzi stranamente chiederebbero, ma questa volta telefonicamente, al medico di fornirgli l’importo della sua pensione, come se questo rientrasse in una sorta di una eventuale valutazione alla candidatura. Il medico a questo punto, infastidito dalla non collaborazione da parte degli interlocutori istituzionali, si arrende e dice: ‘io a questo punto non chiamo più, se lo ritenete opportuno, fatemelo sapere, sono a disposizione per aiutare a vaccinare gratuitamente la popolazione che risiede nella mia zona,  altrimenti, buon lavoro a tutti.”

“Ecco questa la storia, che raccontata così potrebbe sembrare una storia inventata, frutto dell’immaginazione, che ma purtroppo è vera e riscontrabile. Adesso, – commenta Moreno Bellettini – considerato l’inizio delle vaccinazioni per la popolazione anziana del territorio provinciale, con particolare riferimento alla zona delle Colline metallifere, per la quale il medico si era messo a disposizione, e consapevoli che quell’area è notoriamente carente di medici di base, non ultimo la rinuncia di una professionista nel comune di Roccastrada che ha lasciato il paese capoluogo senza medico di base. Inoltre, considerato che nei comuni delle Colline metallifere esistono, a nostro avviso, spazi e strutture adeguate a iniziare la vaccinazione antivirale, quale miglior situazione di quella che un medico in pensione, per di più a titolo gratuito si metta a disposizione”.

“Restiamo ancora una volta sconcertati, da comportamenti che si rifugiano nel solito incomprensibile e illogico linguaggio burocratico delle nostre Asl. Avere operatori sanitari qualificati, che si mettono a disposizione gratuitamente della collettività, specie in questo particolare momento dovuto all’emergenza sanitaria per la pandemia, dove la carenza di medici e infermieri è sovente, e dove più che mai andrebbe rafforzata la medicina territoriale e di base. Invitiamo chi di dovere, ad intervenire con urgenza per cancellare eventuali fraintendimenti o lacune del sistema organizzativo dell’assistenza sanitaria nella nostra provincia, con particolare riferimento alla zona delle Colline metallifere”, termina la nota.

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