Agroalimentare, Fedagripesca Confcooperative Toscana: “Bene l’inserimento di 36 distretti toscani nel registro del cibo, ma il caro energia è una minaccia”

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“Siamo contenti per l’individuazione di 36 distretti toscani nel Registro nazionale dei distretti del cibo, significa che nel nostro territorio la qualità è molto alta. Però vorrei ricordare che questa qualità va tutelata, altrimenti perdiamo tutto ciò che abbiamo costruito: le imprese ogni giorno devono fare i conti col caro energia, col caro carburante, con gli aumenti del prezzo del latte. Serve un segnale a livello centrale”. 

A dirlo il presidente Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, commentando l’inserimento di 36 eccellenze toscane nel Registro nazionale dei distretti del cibo. Tra questi 9 sono distretti rurali, 1 è un distretto biologico, 21 le strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana e 5 le Comunità del cibo

“E’ una grande occasione e la certificazione che il nostro territorio esprime un valore aggiunto – ha affermato Tistarelli -. Può portare vantaggi diretti da un punto di vista economico, ma anche vantaggi indiretti come un maggior appeal a livello turistico. Come detto però dobbiamo fare attenzione, questo non significa che nel nostro territorio tutto va bene e non ci sono problematiche. Per mantenere una qualità alta, essere riconosciuti a livello nazionale, è necessario dare sostegni alle imprese che in questo momento sono appunto in difficoltà a causa degli aumenti di energia, carburante e delle materie prime”. 

“Spero – ha concluso il presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana – che ci sia buon senso da parte delle istituzioni centrali, come la Toscana anche altre regioni si trovano nella stessa situazione. Solo uniti possiamo uscire da questo momento con uno standard di prodotti alto”.

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