Collaborazione con il COESO per la gestione di due progetti nell’ambito di “Street’s rooms”.

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comune di grosseto ingresso palazzo comunale

Il primo dei progetti che saranno attuati è quello dello “Skate Park”, all’interno del Parco di via Giotto, per dare la possibilità ai giovani di avere un luogo in cui potersi incontrare e fare sport all’aria aperta. Grazie a questa struttura, si rinforza l’attenzione dell’amministrazione verso una gestione condivisa fra giovani e adulti, nell’ambito delle strategie di promozione del protagonismo e del benessere giovanili.

Il secondo progetto affidato al Coeso è il “writing”: una manifestazione sociale e culturale diffusa in tutto il pianeta, basata sull’espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano e più volte individuata, nell’ambito del precedente progetto “Street’s rooms”, come un’attività di espressione giovanile.  Se governata ed indirizzata nella maniera corretta, invece di costituire un atto vandalico da punire secondo le leggi vigenti, è in grado di rappresentare una forma d’arte moderna non convenzionale tale da coinvolgere un buon numero di adolescenti. Il primo evento che, in questo senso, prenderà forma, sarà un “attacco d’arte” che si terrà all’Ex Garibaldi nei primi giorni di maggio, con il supporto di artisti di strada, writers professionisti, docenti e volontari di varie assoociazioni, aperto a tutti e che vedrà coinvolti giovani e bambini delle scuole della città di vario ordine e grado, impegnati a dipingere i pannelli bianchi del cantiere. A settembre, con la ripresa delle attività scolastiche, le attività del progetto writing verranno organizzate in modo più strutturato, grazie al coinvolgimento di alcune scuole superiori e di professionisti, che svilupperanno attacchi d’arte secondo la metodologia dell’empowered peer education.

“Finalmente è stato dato il via libera alle prime richieste, presentate proprio dai giovani e che si inseriscono nell’ambito del progetto “Street’s rooms”, che il Comune ha attuato in collaborazione con il Coeso. Questo nasce dalla forte convinzione che la pedagogia di strada, il contenimento del disagio giovanile e, spesso, dei relativi atti vandalici, possano e debbano essere occasione per ridefinire la città come luogo di relazioni educative – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al Sociale Sara Minozzi -. C’è in particolare l’esigenza di monitorare e contenere le condotte devianti di molti giovani e giovanissimi. La nostra amministrazione intende continuare a promuovere e implementare progetti di educativa di strada che intercettino i giovani e ne promuovano la convivenza civile, con l’intento a medio/lungo termine di trasformare Grosseto in una Città Educativa, un luogo di relazioni, di incontro, di coprogettazione e di condivisione intergenerazionale, consapevole ed intenzionale, dei luoghi di tutti: i parchi, le piazze, il centro cittadino, le Mura”.

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