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Concorso europeo “I giovani e le scienze 2021” – premiazione on line

Redazione
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Premiazioni nei pomeriggi dell’8 e 9 aprile e nella mattinata del 12 aprile

Evento di apertura martedì 30 marzo pomeriggio

Nonostante la pandemia, malgrado le scuole e i laboratori chiusi, 37 giovani (21 maschi e 16 femmine) presentano 16 progetti di rilievo per essere premiati per la loro inventività dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea, con l’edizione 2021, quest’anno on line, della selezione italiana del concorso “I giovani e le scienze”, gestito in Italia dalla FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche. Sono coinvolti pure 10 finalisti con quattro contributi da Messico, Tunisia e Turchia.

“Non ci fermiamo e siamo al fianco dei giovani talenti, studenti delle scuole superiori che partecipano alla 33a edizione di questo unico e prestigioso evento che si svolge ininterrottamente dal 1989” dice Alberto Pieri, segretario generale FAST e responsabile della manifestazione. Tutti possono concorrere singolarmente o in gruppi di massimo tre candidati tra i 14 e i 20 anni; devono presentare studi, ricerche, lavori innovativi in qualsiasi settore della scienza e della ricerca e delle loro applicazioni. Dopo aver superato le severe selezioni all’interno delle loro scuole e le valutazioni della Giuria FAST, solo i migliori arrivano alla finale, che quest’anno si articola in tre appuntamenti, rispettivamente nei pomeriggi dell’8 e 9 aprile e nella mattinata del 12 aprile, anticipati dall’incontro di apertura del 30 marzo pomeriggio.

Ci sono progetti, ricerche, prototipi sviluppati da ragazze e ragazzi di istituti superiori di Sardegna, Marche, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria e Veneto. Sfidando il Coronavirus, insegnanti davvero straordinari motivano i loro allievi, come testimonia la qualità dei lavori innovativi nel settore ambientale, dell’efficienza energetica, robotica, prototipi utili per la disabilità, per il settore agricolo, la salute tra cui anche una maschera Interfacciale con nanoparticelle e nanofili di argento per combattere virus e batteri.

Sei finalisti e tre progetti della selezione nazionale rappresentano l’Italia alla finale europea di “EUCYS-European Union Contest for Young Scientists” a Salamanca in Spagna a settembre, con riconoscimenti fino a 7 mila €. Altri giovani portano le loro invenzioni ai più importanti contest mondiali, molti solo virtuali, quali Regeneron ISEF (che distribuisce premi in denaro per quasi 5 milioni di dollari) e GENIUS Olympiad negli Stati Uniti, CASTIC in Cina, LIYSF a Londra, SJWP a Stoccolma, IEYI in Russia, BUCA IMSEF in Turchia, FeNa Dante e MOSTRATEC in Brasile, TISF a Taipei e ad altre opportunità in Belgio, Tunisia, Spagna. Alcuni ricevono pure dei “certificati di merito” di prestigiose associazioni tecnico scientifiche europee ed internazionali.

Lo sforzo della FAST ottiene la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica; ha la collaborazione di istituzioni come Fondazione Cariplo e Salvetti Foundation, consorzi come Corepla, Gruppi che investono per le nuove generazioni tipo RSE e Xylem; associazioni tecnico scientifiche quali AIM, SCI Lombardia e SIF.

“Il concorso è il più prestigioso evento a livello comunitario, voluto sia dalla Commissione europea che dal Parlamento e dal Consiglio dei governi degli stati membri” puntualizza il presidente della FAST Roberto Buccianti. “Colpisce la passione dei finalisti che sembrano voler sfidare con il loro impegno l’impatto di COVID-19. Per compensare tanto entusiasmo quest’anno la Federazione conferisce anche tre premi in denaro di 1.500, 1.000 e 500 € alle tre migliori proposte”.

I giornalisti che desiderano partecipare alla manifestazione sono invitati ad accreditarsi contattando l’ufficio stampa (email: agency@ecpartners.it) della FAST.

Il programma è consultabile sul sito giovaniescienze2021.fast.mi.it .

Le quattro conferenze scientifiche

Martedì 30 marzo 2021, ore 15:30

AGIRE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. GLI OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030 DELL’ONU

Con il patrocinio di ASvIS

Ivan Manzo, Componente del Segretariato ASvIS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

Il 25 settembre 2015, 193 paesi sottoscrivono l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e a quanti lo abitano. Vengono scelti 17 ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 target. Per la prima volta gli stati condividono il giudizio sull’insostenibilità del modello di crescita ambientale, economico, sociale, adottando una visione integrata delle molteplici dimensioni dello sviluppo.

Sono cinque i concetti chiave dell’Agenda 2030 dell’Onu:

. persone: eliminare fame e povertà; garantire dignità e uguaglianza;

. prosperità: assicurare vite prospere e in armonia con la natura;

. pace: promuovere società pacifiche, giuste e inclusive;

. partnership: implementare l’Agenda attraverso solide partnership;

. pianeta: proteggere le risorse naturali e il clima per le future generazioni.

Tutti dobbiamo essere protagonisti del cambiamento per un domani migliore; tutti ne siamo responsabili e dobbiamo renderci conto che le nostre azioni influenzano il futuro dei giovani e delle prossime generazioni.

Giovedì 8 aprile 2021, ore 15:30

L’ETA’ DELL’UNIVERSO

Marco Bersanelli, Ordinario di fisica e astrofisica, Università di Milano

L’uomo si interroga fin dall’antichità sulla natura dell’universo nel suo insieme e sulla proprietà dello spazio e del tempo. Nel secolo scorso la teoria generale della relatività e una varietà di osservazioni cosmologiche hanno introdotto la nozione di un inizio nel tempo; ma l’età dell’universo continuava ad essere altamente incerta. Recenti approfondimenti del fondo cosmico di microonde, la prima luce dell’universo, e della distribuzione su larga scala delle galassie consentono di determinare la data di nascita del nostro universo con sorprendente precisione: 13,8 miliardi di anni fa, con un’incertezza inferiore all’uno per cento.

Venerdì 9 aprile 2021, ore 14:15

CHE CALDO CHE FA, E IN MONTAGNA DI PIU’

Elisa Palazzi, Ricercatrice ISAC-CNR di Torino

Le montagne sono le sentinelle del clima; sono chiari indicatori dei mutamenti in atto e dei loro effetti; sono i termometri naturali che permettono di effettuare una diagnosi precoce dello stato di salute del Pianeta. La Terra ha la febbre; il riscaldamento è stato in generale maggiore e più rapido in alta quota che a valle. Lo confermano la rapida fusione dei ghiacciai, la diminuzione dell’estensione, durata e profondità del manto nevoso, i cambiamenti nella precipitazione. Bisogna considerare anche le modifiche delle componenti animali e vegetali degli ecosistemi montani che, con il riscaldamento, si spostano verso quote più elevate. Le pianure sono legate alle montagne in maniera profonda ed essenziale, visto che da esse traggono beni primari come l’acqua (ma non è l’unico). La relatrice anticipa cosa ci riserva il futuro se non si limita il riscaldamento globale con opportune misure di mitigazione.

Lunedì 12 aprile 2021, ore 11:00

DALLA CRISI DELL’AVIAZIONE CIVILE AL FUTURO DELLE MISSIONI NELLO SPAZIO

Con il patrocinio di UGIS-Unione Giornalisti Italiani Scientifici

Fabrizio Bovi, giornalista scientifico settore aerospaziale, membro del Comitato tecnico-scientifico del MIUR per gli Istituti tecnici aeronautici italiani

Giovanni Caprara, Presidente UGIS, editorialista scientifico Corriere della Sera, docente di Storia dell’Esplorazione Spaziale al Politecnico di Milano

A fine febbraio 2020 si fa strada tra gli addetti ai lavori la percezione che la pandemia del Coronavirus potrebbe trascinare l’intera filiera del trasporto aereo nel baratro di una crisi senza precedenti. Nei mesi successivi la realtà diventa drammatica. I dati forniti dall’Air Transport Action Group di Ginevra per il 2019 rimangono un sogno lontano: 4,3 miliardi di passeggeri (media di 11 milioni al giorno e ricavi per 19 miliardi di dollari); 58 milioni di tonnellate di merci; 37 milioni di voli commerciali; con previsioni di crescita stimate al 4,3% annuo. Limitandoci all’Italia, nel 2020 il crollo del settore dell’aviazione civile si attesta a meno 85% sull’anno precedente. Ma bisogna guardare avanti. Il relatore anticipa gli scenari per il futuro a breve e medio termine, con una certezza: non sarà più come prima.

Non risentono del COVID e ci fanno sognare i programmi spaziali di cui parla Giovanni Caprara, attività gestite singolarmente o in collaborazione dalle principali agenzie: NASA (Usa), ESA (Unione europea), JAXA (Giappone), CNSA (Cina), ISRO (India), Roscomos (Russia).

Nel 2021 sono in programma sei missioni verso la Luna. Sono in corso o si sono conclusi da poco sette progetti finalizzati a conoscere meglio il Sole. Il programma congiunto Unione europea e Giappone di studio della superficie e della magnetosfera di Mercurio termina nel 2028. I sorvoli polari di Giove a cura della NASA finiscono a luglio di quest’anno. Lo studio del sistema solare e interstellare da parte dei Voyager 1 (Giove e Saturno) e Voyager 2 (allargato anche a Urano e Nettuno) prosegue fino al 2028.

L’attenzione del relatore si concentra prevalentemente sulle aspettative per i viaggi con astronauti verso la Luna e Marte, prospettive sempre più concrete e vicine e con grande impatto sulla ricerca e la tecnologia.

La FAST è

Fondata a Milano nel 1897, la Fast- Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche è un’istituzione indipendente senza fini di lucro legalmente riconosciuta, che opera a livello nazionale ed internazionale per: avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca; offrire servizi qualificati alle imprese; favorire la partecipazione ai programmi europei; progettare e realizzare iniziative di formazione avanzata e aggiornamento professionale; approfondire le conoscenze nei campi della politica della ricerca e dello sviluppo tecnologico; promuovere il dibattito culturale, l’informazione e la divulgazione scientifica.

La Federazione riunisce, integrandone l’azione autonoma, le più qualificate e rappresentative associazioni tecniche che raggruppano circa 35mila soci. Aperta ed interessata a tutte le conoscenze scientifiche e tecnologiche, di fatto la Fast privilegia settori specifici quali: iniziative mirate per gli studenti con “I giovani e le scienze”- selezione italiana del concorso europeo EUCYS-European Union Contest for Young Scientists; attività di ricerca e innovazione anche nell’ambito di EEN-Enterprise Europe Network; ambiente con Fast Ambiente Academy; energia, chimica e materiali, tecnologie dell’informazione e della conoscenza; organizza seminari e corsi di formazione e di aggiornamento per diversi ordini professionali tra cui quelli degli ingegneri e dei giornalisti.

La Fast si è dotata di Codice etico, come previsto dalla legge 231/2001; ha la certificazione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2015; è iscritta all’albo degli enti di formazione accreditati della Regione Lombardia, dalla quale ha anche il riconoscimento di associazione no profit.

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