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Elena Nappi per una Castiglione Futura:

Redazione
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Nel segno della continuità, ma con lo sguardo proiettato al futuro. Elena Nappi si candida a sindaco di Castiglione della Pescaia: «Una scelta di cuore, perché amo questo paese che da tanti anni mi ha adottato. Un luogo unico, dove vivo con la mia famiglia. Di Castiglione della Pescaia amo le infinite sfaccettature, i suoi pregi e i suoi difetti in maniera incondizionata, così come si ama un figlio per il quale si vuole sempre il meglio». Dopo un’esperienza di dieci anni da vicesindaco di Castiglione della Pescaia, Elena Nappi è pronta a mettersi nuovamente in gioco per una sfida ancora più grande, quella di guidare il paese nei prossimi anni: «Le conoscenze e le competenze acquisite in questo decennio amministrativo rappresentano un bagaglio prezioso. Ho avuto la possibilità di imparare e conoscere, soprattutto dagli errori e dalle difficoltà, cosa significhi amministrare un Comune complesso come il nostro, avvolto da vincoli di ogni genere, ma con potenzialità ancora inespresse che possono sbocciare grazie alla passione, all’impegno e alla forza di volontà delle persone che amministrano». Civica, ma con il sostegno dalle forze politiche di Pd, Polo delle sinistre (Rifondazione comunista, Articolo 1, Sinistra ecologia e libertà, Sinistra italiana) Azione, M5stelle, lista civica Obiettivo Castiglione e l’appoggio esterno di Europa verde, Elena Nappi è pronta a mettersi al servizio della comunità: «Non ho mai avuto una tessera di partito perché sono convinta che la differenza la facciano le persone e non le bandiere che rappresentano. Le idee posso essere giuste o sbagliate da qualsiasi parte arrivino e, dopo questi dieci anni, sono sempre più convinta che la politica attiva sia il solo mezzo per provare a cambiare quello che non va. Inutili sono le chiacchiere da bar o le polemiche sterili sui social, mettersi in gioco in prima persona e metterci la faccia è l’unica strada per tentare di risolvere i problemi e realizzare i propri sogni». Già, i sogni, quelli di Elena Nappi sono ben definiti e lo sono da tempo: «Diventare il primo cittadino di Castiglione della Pescaia è un sogno che vorrei realizzare con il sostegno e l’aiuto di tutti i cittadini, vivendo in mezzo alla gente, ascoltandola, mai promettendo che tutto è possibile, ma tentando di capire fino a dove si può arrivare e cosa realmente si può fare, come ho fatto in questi anni». Un lavoro che parte da lontano quindi e che si basa su solide fondamenta: «La costruzione di una cultura ambientale sviluppata in questi anni deve rendere il nostro paese più attrattivo per cittadini e turisti, per questo voglio continuare a impegnarmi affinché tutto il nostro territorio sia sempre più sicuro, sostenibile e all’avanguardia come i tempi richiedono. L’intento è quello di moltiplicare le opportunità per tutti, avere il coraggio di fare scelte, non sempre facili, ma indispensabili per dare un volto nuovo a questa terra meravigliosa che non ha bisogno di stravolgimenti, ma di accorgimenti e valorizzazione del patrimonio esistente». Elena Nappi poi, traccia il solco verso il futuro, nel segno di una continuità amministrativa: «Non mi piace lasciare i progetti in sospeso. In questo momento l’amministrazione comunale ne ha avviati molti e di grande importanza: la ciclovia tirrenica di rilevanza strategica per la mobilità sostenibile, la fattoria delle anatre fondamentale fulcro per il sociale, la manutenzione del porto canale, una delle infrastrutture volano dell’economia castiglionese, per non parlare della rigenerazione urbana dell’area della ex-Paoletti e di palazzo Centurioni». Concretezza, idee chiare su come amministrare, ma anche passione, impegno, determinazione, entusiasmo e volontà da mettere a sostegno della crescita di Castiglione della Pescaia, questa la ricetta di Elena Nappi: «Voglio un paese che non ha paura, che difende i più fragili, che valorizza le donne, che cresce in modo etico, intelligente ed ecologico, che sia dinamico in ogni settore della società, che si faccia conoscere al mondo per quello che realmente è, ovvero uno scrigno prezioso da amare, tutelare e sviluppare. Sono consapevole della grande sfida che mi aspetta, ma sono convinta che la volontà di fare mi permetterà di lavorare per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, in modo da poter cambiare insieme il futuro del paese che amiamo».

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