Il manifatturiero, il grande assente dal dibattito pubblico. De Martis: il settore manifatturiero una priorità per realizzare posti di lavoro ‘Buono’

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Uno dei motivi del declino economico, demografico e sociale in cui Grosseto è scivolata in questi anni, è senza dubbio la debolezza del settore manifatturiero. Che è sempre stato sottovalutato rispetto alla narrazione su una Grosseto città puramente turistica e agricola. Comparti, questi, senza dubbio fondamentali, anche perché naturalmente legati alla vocazione ambientale del territorio, ma che costituiscono solo una porzione del tessuto economico locale.

Interviene così Carlo De Martis, coordinatore e candidato della lista Grosseto Città Aperta per Leonardo Culicchi Sindaco.

Nella nostra città ci sono infatti fior fiore di attività manifatturiere. Non solo il giustamente celebrato nucleo d’imprese che hanno sede in via Genova, ma anche molte altre. Come, per fare qualche esempio, Eurosider, che produce sistemi di verniciatura industriale, Kelli, che realizza tra l’altro generatori elettrici, J-Software, impegnata nella transizione digitale e telematica delle imprese e riferimento nazionale nel settore doganale, oppure ancora Terranova, leader nella produzione di software gestionali per contatori e smart grid. Solo rimanendo nei comparti dell’elettromeccanica e della tecnologia dell’informazione e della comunicazione.

Il problema è che in questi anni si sono blandite solo di recente, per fare qualche selfie propagandistico, senza proporre loro una sponda, una partnership vera con il Comune rispetto ai loro obiettivi aziendali. Lo stesso progetto di riqualificazione di via Genova non è stato un’idea del Comune. Ma è maturato fra gli imprenditori che attraverso Confindustria hanno avanzato la proposta in piazza Duomo.

Stando così le cose, bisogna rovesciare l’approccio fin qui seguito. Lo sviluppo del settore manifatturiero, e con esso dei posti di lavoro che può creare, deve diventare una priorità per l’Amministrazione comunale. Che deve elaborare un Piano di marketing territoriale e avere l’assillo di promuovere gli insediamenti, snellire i servizi alle aziende, sostenere la collaborazione con le università e con le scuole superiori, a partire dall’istituto tecnico industriale, per formare professionalità adeguate, e occuparsi dei problemi logistici delle imprese, favorire l’export, fare ricerca di fondi e impegnarsi sull’attrazione di investimenti.

Grosseto Città Aperta – afferma De Martis – tutto questo lo ha chiaro sin dall’inizio. Per questo il manifatturiero, nelle sue declinazioni industriali e artigianali, è uno degli argomenti rilevanti nel nostro programma di mandato.

Generare e distribuire ricchezza attraverso lavoro qualificato, ricerca e innovazione. E’ una ricetta tanto semplice, quanto fino ad oggi ignorata nel dibattito politico e nelle scelte programmatiche, in cui si è colpevolmente sottovalutato il potenziale di un comparto determinante per la ricchezza e la qualità della vita della nostra comunità. Con Grosseto Città Aperta per Leonardo Culicchi Sindaco il capoluogo maremmano potrà ambire a svolgere il ruolo di locomotiva della provincia in questo settore, finalmente mettendosi sullo stesso piano degli altri capoluoghi della Toscana.

Carlo De Martis, Coordinatore e candidato per Grosseto Città Aperta

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