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La fattoria dei piccoli a Festambiente: una giornata all’insegna della scoperta dell’olio

Redazione
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A Rispescia, nella storica sede di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente, le operatrici e gli operatori della Fattoria dei piccoli hanno accompagnato bambine e bambini alla volta del Frantoio del parco, situato nei locali dell’ex Enaoli. In collaborazione con Legambiente, i piccoli hanno avuto l’occasione di conoscere e scoprire tutti i segreti del ciclo di trasformazione delle olive in olio. Una mattinata all’insegna dell’apprendimento e della scoperta dei segreti della nostra terra. Le educatrici e gli educatori hanno infatti spiegato loro come viene prodotto l’olio extravergine di oliva e quali sono le tecniche di una delle pratiche rurali di più grande importanza nel panorama delle tradizioni agricole.


“La cooperativa agricola Frantoio del Parco – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente e componente della segreteria nazionale dell’associazione – si conferma presidio di grande rilevanza per l’intero territorio. In collaborazione con Legambiente, da tempo si dedica a un progetto di recupero e valorizzazione sia del frantoio che degli olivi presenti nell’area del Parco della Maremma, ricevuti in concessione da Terre regionali toscane. Un’azione che nasce allo scopo di identificare e riscoprire l’interessante varietà degli olivi dell’area protetta, che rappresentano una grande eccellenza per storia e tradizione nel rapporto con il territorio, e al tempo stesso produrre un olio di extravergine di oliva autentico, di grande qualità e naturalità, con cultivar leccino, pendolino e frantoio coltivati con il metodo biologico. Un plauso e un ringraziamento sentito anche a La Fattoria dei piccoli, una realtà educativa pensata e ideata per i bambini da tre a sei anni, operante in Maremma, nell’azienda il Lillastro di Roselle, che unisce educazione all’aria aperta con le tradizioni contadine ed il rispetto per l’ecologia. L’apprendimento delle bambine e dei bambini avviene all’aria aperta, con l’ausilio di educatrici ed educatori professionali, attraverso pratiche esperienziali che pongono al centro i cicli naturali e il rapporto tra uomo e natura. Un progetto di grande valore e di eccellenza che, sulla scia di metodologie ed esperienze di educazione all’aria aperta dedicate all’infanzia presenti in altre realtà didattiche innovative sia in Italia che in Nord Europa, è sbarcato anche nella nostra Maremma che, com’è noto, si presta per vocazione e caratteristiche del territorio ad ospitare una realtà come questa.”

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