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Saldi al via a Grosseto: Federmoda Confcommercio Grosseto: “Opportunità per fare buoni affari, viste le previsioni di crescita dei listini”

Redazione
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Al via sabato 2 luglio i saldi a Grosseto come in tutta la Toscana. “Noi negozianti siamo pronti – commenta Marialetizia Fanarapresidente provinciale Federmoda Confcommercio Grosseto – Sarà, come sempre, un’occasione per fare buoni affari”.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia italiana spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro; stime di spesa, dunque, in leggero aumento rispetto allo scorso anno.

“I saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità – continua Fanara – in particolare se consideriamo le previsioni di crescita dei listini delle prossime collezioni.  Con l’aggiornamento dei listini, già da aprile i costi della merce, in particolare dei prodotti tessili, sono aumentati per noi anche del 20 per cento. Una situazione che ha costretto molti negozianti a diminuire i margini e che rischia di stritolare il piccolo commercio dopo le gravissime perdite del periodo pandemico e l’aumento di tutti i costi fissi”.

Sebbene buone, le aspettative sui saldi si sono molto abbassate. Difficilmente rivedremo presto le code davanti ai negozi, lo sanno tutti, e non dipende solo dal ridimensionamento dei consumi delle famiglie o dai cambiamenti negli stili di vita in particolare post covid.
“Il fatto è che i saldi hanno perso il loro appeal da anni ormai – commenta Fanara – praticamente si può comprare con lo sconto tutto l’anno tra vendite promozionali, offerte speciali, pre-saldi per chi ha la tessera ecc. Lo fanno nelle grandi catene di abbigliamento e nei portali on line e questo condiziona l’intero mondo del retail. A stimolare gli acquisti sono piuttosto gli eventi e le iniziative che servono ad animare il territorio, magari nelle serate estive”.

Sulla questione commercio on line, interviene il sindacato nazionale Federmoda Confcommercio. “Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori ha finora resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi – dice Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio – dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti. L’acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Anche per questo non è ammissibile una concorrenza sleale dei colossi del web che hanno, peraltro, beneficiato di un’importante rendita di posizione. Chiediamo, quindi, che vengano quanto prima attuati gli accordi internazionali sull’entrata in vigore della global minimum tax. Già questo, sarebbe un primo passo verso un mercato più democratico”. 

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