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Covid, la bozza del nuovo dpcm. Dal 27 probabile apertura per cinema e teatri in zona gialla

Redazione
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Roma – È notizia delle ultime ore la bozza del nuovo dpcm che dovrebbe entrare in vigore dal 6 di marzo e rimanere in vigore per un mese fino al 6 di aprile.
Qualche novità rispetto al passato, ma anche purtroppo tante conferme di ristrettezze.
Tra le buone nuove ci potrebbe essere l’apertura di cinema e teatri in zona gialla dal 27 marzo (per un massimo del 25% dei posti occupabili), mentre barbieri e parrucchieri che prima potevano rimanere aperti in zona rossa potrebbero viceversa rimanere chiusi.

Musei aperti in zona gialla non sono durante la settimana, ma anche nel fine settimana a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo.
Per gli spostamenti nelle seconde casa non ci sono novità’: su tutto il territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, almenoché non ci siano comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

La scuola resta in presenza per gli alunni, dall’infanzia fino alle medie, mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza “almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%”. Nel testo si introduce un’ulteriore indicazione: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”.

Infine le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18.00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.

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