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Porto Santo Stefano, Bandiera Blu 2021: interviene l’Assessore all’Ambiente Gian Luca Gozzo

Vittorio Patane
3 Min Read

“Fa più rumore una bandiera blu che viene ammainata all’Argentario, rispetto ad una che viene issata in tante altre località. Purtroppo questo ci è successo quest’anno per la mancata riassegnazione di un marchio simbolo di tutela ambientale e pulizia delle spiagge come quello della FEE”. Commenta così la mancata assegnazione quest’anno della Bandiera Blu l’Assessore all’Ambiente, Gian Luca Gozzo.

“Non significa però che le bellezze ambientali e il valore paesaggistico del nostro promontorio siano venuti meno – continua l’assessore – E questa è una realtà sotto gli occhi dei tanti turisti che l’anno passato (e presumibilmente anche per i prossimi mesi estivi, stando alle prenotazioni in arrivo) hanno scelto il Promontorio come meta di soggiorno.
Poi c’è la realtà della richiesta di assegnazione della Bandiera Blu e, nonostante il nostro territorio abbia tutte le carte in regola per il vessillo, il prerequisito fondamentale del 40% della raccolta differenziata nel corso del 2020 non è stato raggiunto.
Tale valore non fa neanche punteggio però è indispensabile affinché la commissione della FEE accetti la richiesta e da quando è stato aggiunto come prerequisito fondamentale il nostro comune è stato sempre dispensato non avendolo mai raggiunto. Negli ultimi anni la differenziata è migliorata di 6 – 7 punti percentuali ma ne mancano altrettanti per arrivare al 40%.
Vero è che lo straordinario valore del nostro mare, del nostro ambiente incontaminato e del nostro paesaggio sono di per sé la vera immagine promozionale e turistica, più dello stesso marchio della FEE, tuttavia raggiungere l’obiettivo della Bandiera Blu è come un esame o una verifica annuale del territorio e dei suoi servizi, alzando l’asticella ad ogni stagione”.
Conclude “A prescindere da tutto questa mancata assegnazione deve far riflettere tutti noi, amministratori e cittadini, che dobbiamo far qualcosa di più e soprattutto fronte comune per migliorare la percentuale di raccolta differenziata. Per intanto, il “risparmio” per la mancata assegnazione (la bandiera blu “costa circa 6.000,00 euro l’anno) lo dirotteremo in azioni di sensibilizzazione sul tema. Serve uno sforzo culturale affinché differenziare i rifiuti diventi una sana abitudine con la consapevolezza di far bene al nostro ambiente, al nostro futuro e alle nostre tasche poiché la Tari può diventare più leggera se si differenzia di più e meglio”.

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