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Mario Chiavetta, presenta i  candidati al consiglio comunale di Orbetello

Mario Chiavetta, presenta i candidati al consiglio comunale di Orbetello

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Oggi è una giornata straordinaria, di bellissima democrazia e di buona politica (quella fatta sui bisogni e le idee). Lo è per me, e, credo, per tutte queste persone, candidati al Consiglio comunale di Orbetello, che hanno scelto in libertà di offrire la propria storia, le capacità, il tempo, la reputazione, alla comunità e chiedere una conferma di consenso con il voto. Ecco i loro nomi: Margherita Ambrogetti; Valeria Avagliano; Mauro Barbini; Massimiliano Bianchi; Marzia Borghini; Francesco Cangi; Vincenzo Caponi; Sara Carlotti; Stefano Covitto; Marco Franci; Fabrizio Mecarozzi; Roberto Miralli; Cristiana Natali; Michela Prati; Alessandro Ragusa; Daniele Zauli.

Oggi è una giornata straordinaria come lo sono state e lo saranno tutte le giornate di ciò che comunemente chiamiamo campagna elettorale.

Vorrei che fossimo tutti consapevoli di quanto sia importante il processo che ha condotto alle candidature. Il confronto ha generato discussioni e divisioni, chiarimenti e scoperte, in taluni casi separazioni. Non c’è nulla di drammatico nelle rotture politiche se sono basate sul rispetto, su diversità o sulla necessità di testimoniare un’appartenenza. Anche le rotture sono fattori positivi in una realtà solo apparentemente assopita dal modello amministrativo del sindaco uscente. Orbetello è vivace, pronta a ripartire e lo dimostrano proprio le persone che oggi presentiamo. Ognuna è portatrice, innanzitutto, di fiducia nella propria comunità, di affetto e di idee.

Orbetello può e deve rinascere, ne abbiamo bisogno. Il nostro programma di governo è scritto nelle strade, in laguna, nelle parole dei giovani e delle donne, degli anziani. Non sono sogni le urgenze che vediamo e di cui siamo consapevoli, come non sono sogni, perché basati sulle risorse reali, le idee che abbiamo per il futuro. Siamo partiti dall’idroscalo. Da anni ci vado in un pellegrinaggio muto, la sua bellezza è abbagliante anche ora nel suo degrado e impone di essere recuperata alla vita. Lo faremo, insieme al recupero dei molteplici beni storici e culturale. Orbetello deve recuperare la sua cultura di città manifatturiera, punto di trasformazione e valorizzazione dei prodotti del mare e della terra, luogo di ricerca e innovazione. La nuova SITOCO può essere il fulcro del lavoro e non più un monumento insalubre.

Orbetello ha bisogno di infrastrutture. Insieme all’Aurelia sicura servono treni veloci. Servono a Orbetello, all’Argentario, a tutta la Maremma. Uniti li otterremo.  Albinia è una località di mare senza il mare, dobbiamo chiarirle il futuro e restituirglielo realizzando opere che recuperino l’attuale cesura.

Da Capo d’omo la luna si nasconde dietro il castello e Talamone è come la luna, una perla nascosta. Il vero porto della nostra costa deve vivere, punto di partenza e di arrivo.  Fonteblanda è un luogo di valore non una strada. Talamonaccio, Baratti, il Parco, Fonteblanda non è solo un punto di transito e la sua funzione di servizio al porto di Talamone con imprese artigianali è strategica. Le straordinarie campagne offrono prodotti di altissima qualità. Serve una strategia di sostegno alla commercializzazione e spazi di mercato dedicati. La formazione e la cultura sono le leve per molte delle azioni che ho ricordato. Pensiamo a Orbetello come luogo in cui laboratori di ricerca offrano soluzioni locali e esportabili per la tutela dell’ambiente, per l’industria 4.0, per lo spettacolo e per accoglienza e gastronomia.

Abbiamo un appuntamento con il futuro e i prossimi giorni lo saranno, ognuno, un passo dopo l’altro. Cammineremo con sicurezza fino al giorno del voto, poi inizieremo a correre. Orbetello è pronta a ripartire.

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