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Il corto di Francesco Falaschi, prodotto anche da Coeso SdS, premiato al Pop Corn Festival

Redazione
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l corto di Francesco Falaschi, prodotto dal Coeso e dall’associazione Storie di Cinema parla del fenomeno degli hikikomori, giovani che si isolano dal mondo esterno. A novembre sarà disponibile su Rai Cinema Channel

Si è aggiudicato il premio del pubblico all’edizione 2021 del Pop Corn – Festival del Corto, organizzato dall’associazione Argentario Art Day, in compartecipazione e con il contributo del Comune di Monte Argentario e con il patrocinio della Regione Toscana. il cortometraggio “Ho tutto il tempo che vuoi” diretto da Francesco Falaschi in collaborazione con gli allievi della Scuola di Cinema e prodotto dall’associazione culturale Storie di Cinema, Coeso Società della Salute e in collaborazione con Rai Cinema.
Un cortometraggio che tratta un tema quanto mai attuale, quello degli hikikomori, giovani che vivono in un isolamento sociale volontario e il cui unico tramite con il mondo esterno è lo schermo di un computer o di un telefono: Matteo, infatti, il protagonista di questa storia, sarà aiutato a superare la sua condizione di disagio da Sara, un’educatrice. Il corto che abbiamo scelto è un piccolo importante film che parla di forti emozioni sommerse nella paura – si legge nelle motivazioni che hanno spinto la giuria popolare a premiare questo lavoro -. Lo fa con sincerità e delicatezza con toni agrodolci che rimangono in chi osserva
Pensiamo che i ragazzi giovani che hanno preso parte al progetto siano riusciti a fare un importante lavoro di ricerca e umanità che si percepisce attraverso la visione”. Perché il progetto di realizzazione del cortometraggio ha visto il coinvolgimento di giovani che frequentano la Scuola di cinema – laboratorio per filmakers di Grosseto. “Una delle motivazioni che ci ha spinto a sostenere il progetto – dice Massimiliano Marcucci, responsabile dei servizi socio educativi del Coeso SdS – è che si tratta di un fenomeno in crescita, amplificato dalla pandemia, con cui i nostri servizi sociali si trovano a fare i conti. Trattarlo, diffonderlo e farlo trattare da giovani è un modo per aumentare la consapevolezza dei ragazzi, mettere in guardia sui rischi e allo stesso tempo ricordare che c’è un sistema in grado di sostenere chi ha bisogno, per favorire il superamento dello stato di disagio”.

Con Cecilia Dazzi, Luigi Fedele, Arianna Ninchi ed Emanuele Luperto, “Ho tutto il tempo che vuoi” vede Francesco Falaschi alla regia,  Alessio Brizzi e lo stesso Falaschi alla sceneggiatura, entrambi coadiuvati dagli allievi. Le musiche sono di Stefano Ordini e Riccardo Cavalieri, la fotografia di Stefano Falivene, il montaggio di Giancarlo Alessandrini e i costumi di Francesca Leondeff. Un gruppo che vanta molti professionisti grossetani al suo interno.

“Un nuovo riconoscimento di cui siamo molto orgogliosi – commenta il regista Falaschi –. L’apprezzamento del pubblico, infatti, è il segno che siamo riusciti a veicolare un messaggio positivo anche partendo da una tematica complessa e dolorosa”.

“Ho tutto il tempo che vuoi” è uscito nel 2020, anno infausto anche per il settore cinematografico che ha subito pesanti battute di arresto, ma nonostante questo non è nuovo a riconoscimenti e premi.  Pochi giorni fa, infatti, Cecilia Dazzi ha ottenuto il premio come migliore attrice al festival di Castiglion Fiorentino e il corto ha ottenuto un ex aequo all’Asfilm festival, oltre ad una menzione speciale al festival “Lo Spiraglio”, organizzato da Franco Montini.
A novembre il cortometraggio sarà disponibile su Rai Cinema Channel.

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