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Caro energia, l’allarme di Fedagripesca Toscana: “A rischio molte cooperative, servono urgenti misure di sostegno”

Redazione
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“La cooperazione agricola e della pesca è di fronte a un altro momento di grande emergenza a causa dell’enorme aumento dei costi energetici e delle materie prime, iniziato ancor prima della crisi legata alla guerra in Ucraina e senza prospettive di risoluzione a breve termine. Uno scenario che mette a rischio la continuità aziendale di molte cooperative toscane, per il quale chiediamo massimo sostegno alle istituzioni”.

A dirlo è stato Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, a cui aderiscono circa 120 cooperative toscane, durante l’assemblea generale della federazione nella Sala Convegni della Società Consortile Agricola Legnaia a Firenze. 

All’evento erano presenti l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi; i senatori Caterina Biti e Patrizio La Pietra; Barbara Lombardini, assessora con deleghe ad agricoltura, ambiente e verde pubblico del Comune di Scandicci; Federico Gianassi, assessore al commercio e attività produttive del Comune di Firenze, Vito Sciancalepore, direttore di Confcooperative Fedagripesca e, in videocollegamento, il presidente nazionale di Fedagripesca Giorgio Mercuri.

“La cooperazione è fondamentale per uscire fuori da questa emergenza – prosegue Tistarelli – così come il dialogo e la collaborazione con le istituzioni. Chiediamo che vengano trovate quanto prima delle soluzioni-tampone, vagliando tutte le  le modalità di sostegno pubblico, oltre che un intervento sui prezzi di vendita così da dare reddito alla produzione di qualità”.

“Il freno psicologico agli acquisti è parte dell’eredità della crisi – aggiunge –, in diversi comparti come quello agricolo, vitivinicolo o dell’ovicoltura si  assiste a un preoccupante calo delle vendite e a una tendenza del consumatore a scegliere prodotti di qualità a costo sempre più basso, mentre per le nostre cooperative crescono i costi a fronte di invariati ricavi dovuti al mantenimento dei prezzi al consumatore nella grande distribuzione”.

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