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Lolini e Ulmi (Lega): “A Campagnatico situazione preoccupante. Rischio commissariamento concreto”

Redazione
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“La situazione di stallo che si sta creando a Campagnatico è preoccupante e pericolosa, alla luce anche del rischio di un commissariamento”. Così il commissario regionale della Lega Mario Lolini e il commissario provinciale Andrea Ulmi. “L’ex Sindaco Grisanti – ricorda Lolini- aveva sollevato la questione già da tempo e oggi, prontamente, giunti alla convocazione del primo consiglio comunale, di fronte alle notizie circa il rischio di una ineleggibilità, il Sindaco rinvia l’assise di dieci giorni, manifestando la volontà di eliminare la causa dell’impedimento, cioè un contenzioso con il Comune stesso, con forti dubbi sull’esito finale di questa operazione, visto che si trova nella doppia veste, quella di attore e quella di convenuto. Tanto più che il Tribunale di Grosseto il 18 agosto dovrebbe emettere la sentenza che si pronuncerà sulla legittimità della sua azione, con il rischio di rendere nulla la sua azione politica delle prossime settimane. Una situazione al limite del paradossale che, se dovesse finire come temiamo, cioè con il commissariamento, rappresenterebbe un vero e proprio danno per tutti i cittadini di Campagnatico”. Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario provinciale Andrea Ulmi. “Se la magistratura dovesse dare ragione a quanto sostenuto da tempo dall’ex Sindaco ed attuale consigliere Luca Grisanti – sostiene Ulmi- il fatto sarebbe ancor più grave in quanto Pesucci ha voluto a tutti i costi candidarsi, spaccando il tavolo del centrodestra, ben sapendo che aveva un contenzioso in corso con il Comune e che, dunque, a fronte di una sua elezione il rischio che questa venisse vanificata era concreto. Già il fatto di aver rinviato il consiglio in cui al primo punto si dovevano convalidare gli eletti, lascia pensare che ci sia qualcosa di più di un dubbio. Non crediamo neppure che assegnare la delega del contenzioso ad una terza persona possa risolvere l’eventuale ineleggibilità di chi è chiamato ad accusare ed a difendersi, così come non lo è la volontà manifestata di chiudere il contenzioso stesso che potrebbe essere riaperto anche successivamente”.

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