Quantcast

Galleria Spaziografico presenta Lucia Onesti e la sua mostra monotematica sul mare dal titolo “PER UNDAS”

Redazione
3 Min Read

Il titolo che tradisce la colta preparazione dell’artista, alludendo, anche, alla difficoltà del navigante che cerca la giusta rotta fra le onde.

Le opere di Lucia Onesti offrono al fruitore un ventaglio di stati d’animo declinati attraverso scorci marini, in cui le onde diventano protagoniste; e se le onde, come Mater Naturae, indicano la via da percorrere e accolgono il viandante che le osserva e che da loro ricerca la sua strada, i pesci che le popolano dichiarano gli studi di biologia della Onesti e richiamano alla solitudine della condizione umana.

Colori a olio su tela e a pastello su carta, queste le tecniche utilizzate con maestria da Lucia Onesti per raccontare le sue onde, inquadrandole all’interno di altre inquadrature, come chi il mare lo vive da vicino e lo ama profondamente.

Come abitudine della Galleria, facciamo una domanda all’artista:

Cosa rappresenta il mare per te?

“Nella mia vita il mare è stato sempre presente. All’inizio il mio interesse si è rivolto alle sue creature, che mi hanno affascinata per i loro eleganti e sorprendenti adattamenti a questo ambiente. Grazie ai miei studi, ho approfondito la conoscenza di questo elemento, che è diventato sempre più indispensabile nel mio orizzonte. Sono consapevole di avere la grande fortuna di poter esprimere le mie emozioni e i miei interessi attraverso il disegno e la pittura e il mare è diventato per questo il soggetto più stimolante: una presenza costante e sempre mutevole, con i suoi colori e le sue trasparenze, i suoi fondali, morbidi e brillanti o freddi e bui. L’acqua, dove ha avuto origine la vita, ha plasmato le sue creature e le ha poi donate alla terra.

L’onda, il respiro del mare e il suo movimento, e il vento che decide il suo umore, ci parlano continuamente, basta saperli ascoltare.”

Galleria Staziografico augura a questa colta pittrice che la mostra sia per lei un portafortuna e si augura di rivederla presto con nuove opere.

A cura di GIAN PAOLO BONESINI e CARLA MOSCATELLI

Share This Article
Leave a comment

Rispondi