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Regione, Ulmi (Lega): “Il Pd boccia mozione per consentire ai medici in pensione di vaccinare”

“In un momento di emergenza tutte le persone qualificate, ma soprattutto disponibili, andrebbero potute coinvolgere, ma evidentemente per il Pd non è così”. Il consigliere regionale della Lega e vicepresidente della commissione sanità Andrea Ulmi commenta, con non poco rammarico, la decisione del Partito Democratico di bocciare una risoluzione a sua firma in consiglio regionale dopo la vicenda del Dottor Fabrizio Fabiano, medico in pensione, che si era proposto senza ricevere risposta dalla Asl Toscana Sud-Est per effettuare gratuitamente i vaccini contro il Covid-19. La risoluzione di Ulmi, collegata al consiglio straordinario dedicato alle vaccinazioni, chiedeva di “facilitare e sostenere il contributo al contrasto del Covid-19 da parte di chi dotato delle necessarie e dovute professionalità, intenda mettersi volontariamente a disposizione del servizio sanitario regionale per svolgere vaccinazioni o altre mansioni, rifacendosi proprio all’episodio capitato al Dottor Fabiano che abbiamo citato nella risoluzione, iniziando con la creazione di uno sportello, anche virtuale, che permetta di accogliere le autocandidature e di percorsi veloci di analisi delle richieste e di messa in azione”. Ulmi ritiene che la proposta fosse ragionevole. “Tanto più – commenta il consigliere regionale della Lega- in un momento in cui, a ragione, si lamenta la carenza di personale sanitario avendolo a disposizione volontariamente e gratuitamente se solo si volesse coinvolgere chi è in pensione e si fa avanti”. Ulmi condivide l’affermazione della presidente dell’Ordine dei Medici di Grosseto Paola Pasqualini chiamata in causa dalla stampa sulla sulla vicenda. “Per la mia esperienza di anni nel consiglio – afferma Ulmi- condivido la posizione della dottoressa Pasqualini sul fatto che l’Ordine non fosse competente a prendere questa decisione, tanto che nella risoluzione che ho presentato a Firenze ho volutamente evitato di fare riferimenti allo stesso. In questo caso dovrebbe essere la Regione a risolvere la problematica, con una scelta di buonsenso e non con una bocciatura che sa di presa di posizione della maggioranza contro un partito avversario e non di voglia di trovare una soluzione ragionevole e condivisa”