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Rifinanziato il prestito d’onore: altri 100mila euro per i titolari di imprese

Redazione
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comune di grosseto ingresso palazzo comunale

Pronti altri 100mila euro per finanziare il prestito sociale d’onore per persone fisiche titolari di imprese. Esaurito il precedente plafond di 266mila euro, l’Amministrazione comunale ha deciso di continuare a sostenere giovani e adulti titolari di attività nei settori più colpiti dalle restrizioni e dalle chiusure causate dalla pandemia. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il bando che consentirà di chiedere fino a 8mila euro da restituire in 8 rate semestrali senza interessi a partire da ottobre. Ma non solo. Per ampliare la platea dei potenziali beneficiari, il Comune ha stabilito di rapportare la diminuzione prevista del 20% del volume di affari 2020 al reddito complessivo dell’anno precedente, invece che ai soli mesi da maggio a ottobre come previsto nel precedente bando.

“Abbiamo scelto di modificare parte dei requisiti necessari – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alle Politiche sociali Mirella Milli – per raggiungere potenzialmente ancora più soggetti. In questa fase ancora così critica per le attività economiche, in particolare quelle di piccole dimensioni, vogliamo dare un segnale forte e mirato a superare questa emergenza. Il prestito d’onore rappresenta un esempio di sviluppo dei servizi sociali sul territorio comunale, a favore delle fasce maggiormente in difficoltà”.

Possono fare richiesta anche coloro che hanno già partecipato a quello precedente, integrando l’importo percepito con la differenza fino all’ammontare massimo previsto e con la sottoscrizione di un nuovo patto d’onore.

Più nel dettaglio il bando è rivolto a: persone adulte o giovani con disagio socio economico titolari di imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata, anche semplificata, o società cooperative ed i liberi professionisti, titolari di partita Iva attiva, con sede legale, o localizzazione dell’attività, nel Comune di Grosseto; start up 2019 – 2020, ossia persone adulte o giovani con disagio socio economico titolari di imprese che abbiano avviato la propria attività tra il Gennaio 2019 e ottobre 2020. I richiedenti non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, Srl, anche semplificate, cooperative alla data di presentazione della domanda; devono essere stati sottoposti a restrizioni o chiusure a seguito del Dpcm 13 Ottobre 2020 e seguenti; devono avere avuto una riduzione del volume d’affari di almeno il 20% nell’anno 2020 rispetto al 2019; (devono essere rispettati entrambi i requisiti, ad eccezione delle start up); il valore contabile dei beni ammortizzabili al 31/12/2019 non può essere superiore a 300mila euro; il volume d’affari non può essere superiori a 200mila euro.

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