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L’Anpi provinciale: la Festa della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista

Redazione
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L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in un quadro ancora segnato dalle necessarie e doverose cautele sanitarie, coglie l’occasione della celebrazione della Festa della Repubblica Italiana per ringraziare con profonda riconoscenza il Prefetto di Grosseto, il dottor Fabio Marsilio, che nel corso del proprio discorso ufficiale ha inteso sottolineare pubblicamente il collegamento ideale tra la ricorrenza del 2 Giugno e la luminosa figura della giovane Norma Parenti, nata il primo giugno del 1921 e divenuta a soli ventitré anni testimone e martire della Resistenza, tra le diciannove donne insignite della Medaglia d’oro al valor militare. Il Comitato Provinciale dell’ANPI, a lei dedicato e dalle cui azioni trova costante ispirazione, ha aperto in questi giorni il quadro delle celebrazioni del centenario che consentiranno all’intera Maremma, ed in modo particolare alle nuove generazioni di cittadine e cittadini che vi risiedono, di conoscerne le gesta ed anche la profonda umanità, vissuta intensamente nonostante la drammaticità di quei dolorosi tempi di guerra. Oggi, prendendo giustamente impulso dalle tante giovani e dai tanti giovani che con la loro professione di libertà hanno reso possibile la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista, è quantomai opportuno ricordare i molti progressi compiuti grazie alla ritrovata res publica. Nell’anno che rievoca infatti il settantacinquesimo anniversario della proclamazione della Repubblica, è parte integrale e fondante anche il settantacinquesimo anniversario dell’accesso alla vita politica delle donne, in precedenza non riconosciute come depositarie di diritti ed escluse dall’elettorato attivo e passivo. Fu proprio con l’elezione dell’Assemblea Costituente che ad esse, in extremis, e nell’ultimo giorno utile per la composizione delle liste elettorali, fu finalmente garantita una piena partecipazione alla vita democratica. La Repubblica e la Costituzione, nate settantacinque anni fa dalla Resistenza, rappresentano pertanto il patrimonio inviolabile di ogni cittadina e cittadino, e costituiscono l’intelaiatura che sorregge la convivenza civile a garanzia dei diritti e della libertà di tutti noi. Viva la Repubblica Italiana, democratica ed Antifascista!

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