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Procedure più snelle per la realizzazione del “cappotto termico”

Redazione
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comune di grosseto ingresso palazzo comunale

L’iter burocratico per la realizzazione del cosiddetto “cappotto termico” su edifici che insistono su spazi pubblici diventa più semplice. L’obiettivo è favorire interventi che sono stati inseriti dal legislatore nel Decreto Rilancio che prevede, tra l’altro, sostanziali agevolazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico, tra cui l’isolamento termico degli edifici.

In particolare, la Giunta comunale ha deliberato che per realizzare cappotti termici con altezza inferiore a 3 metri ricadenti su suolo pubblico, o privato soggetto a servitù di pubblico passaggio, in considerazione del loro carattere permanente le aree interessate necessitano di essere sdemanializzate. Nell’attesa della definizione delle procedure di alienazione o affrancazione, per dare una risposta in tempi rapidi ai cittadini e per consentire un più veloce inizio dei lavori, verrà rilasciata una concessione per l’occupazione di suolo pubblico per una durata massima di 5 anni.

Le istanze presentate dai cittadini verranno esaminate nell’ambito di una conferenza di servizi interna decisoria, coordinata dal segretario generale del Comune e composta da referenti dei settori coinvolti competenti in materia di urbanistica, edilizia privata, viabilità, manutenzioni, patrimonio e occupazione di suolo pubblico.

“Abbiamo deciso di venire incontro alle esigenze dei cittadini – spiega il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – coniugando la volontà di riqualificazione energetica degli edifici con la necessità di autorizzare opere su suolo pubblico in maniera rapida e puntuale. Grazie al coordinamento del segretario generale Luca Canessa nei mesi scorsi è stato creato un tavolo tecnico di confronto, per individuare i percorsi amministrativi più idonei a evadere le pratiche relative alle occupazioni di suolo pubblico con cappotto termico su edifici realizzati al confine con strade o altri spazi pubblici. In collaborazione con tutti gli uffici dell’Ente competenti in materia, è stato così possibile individuare un metodo di lavoro funzionale ed efficace, che ha permesso di definire processi gestionali armonici in un contesto di competenze che si incrociano trasversalmente”.

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