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Migranti e integrazione, con il volontariato culturale un passo avanti verso inclusione e benessere

Redazione
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Si svolgerà domani, 14 luglio, su piattaforma Zoom, la conferenza nazionale conclusiva di Eu-Voice, European Volunteering and Integration through Cultural Experience (G.A. 821612 – AMIF-INTE-AG-217), il progetto europeo coordinato da CESVOT-Centro Servizi Volontariato Toscana.

Dalle 9,30 alle 12,30 si susseguiranno gli interventi dei protagonisti che in due anni hanno realizzato numerosi progetti di volontariato culturale unendo il contributo di cittadini europei e di altri PaesiIn apertura, “Il volontariato delle persone straniere come risorsa di cittadinanza”, intervento di Maurizio Ambrosini, sociologo e docente al Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università di Milano.

“Gli immigrati sono “carne e sangue” di questo Paese e si esprimono anche attraverso il volontariato” spiega Ambrosini. “Lo si è visto durante l’emergenza sanitaria: gli stranieri si sono impegnati, oltre che nei lavori essenziali, anche in tante azioni solidali. Il mondo del volontariato si conferma così come un interlocutore più accessibile e ricettivo della politica nel dare la possibilità a queste persone di esercitare una cittadinanza sostanziale e costruire relazioni».

A seguire, verrà proiettato il film documentario sui percorsi di volontariato di Eu-Voice. Alle 10,45 l’economista Alessandra Venturini, docente all’Università degli studi di Torino e Jean Monnet Chair in European migration studies contribuirà con il suo intervento “Accesso dei cittadini stranieri ai beni culturali: effetti sul benessere e sull’inclusione sociale”.

Alle 11, incontro con gli organizzazioni e i volontari sulle esperienze di volontariato culturale EU-Voice 2021: Arciconfraternita di Misericordia di Lucca, CSI Solidarietà, Coop. Soc. EDA Servizi, Ass. El Mastaba, Ass.Tra i binari.

Dopo la sessione plenaria, l’intervento conclusivo dal titolo “Volontariato culturale e cittadinanza attiva degli immigrati stranieri: potenzialità e prospettive” è affidata a Federico Oliveri del Centro interdisciplinare di scienze per la pace – Università di Pisa.

“I risultati che abbiamo potuto raggiungere grazie a Eu Voice dimostrano che l’emergenza sanitaria non ha arrestato l’energia della cultura, né quella del terzo settore, che ha provato a continuare a lavorare in ambito culturale pur tra mille difficoltà, cercando nuove modalità per raggiungere le persone, aprendo vie di comunicazione poco esplorate e innovandosi con soluzioni originali” dice Pablo Salazar del Risco, responsabile per il Cesvot del progetto EU-Voice.

Per iscriversi: 
https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZckcOuhqzkvEt1obZQnVLVi7-c-YGZW_3gl

Info:
formazione.territorio@cesvot.it

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