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Marina e Principina: le proposte di Grosseto Città Aperta dopo il fallimento di Vivarelli. Priorita’ reinvestire imu e imposta di soggiorno, e no allo spostamento del ponte sul fossino

Redazione
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Il tono dei comunicati del sindaco Vivarelli Colonna è sempre sopra le righe e goffamente encomiastico. La sua descrizione di quel che ha fatto per Marina di Grosseto non poteva sottrarsi, e non c’è da stupirsi che sia stato sommerso da una valanga di critiche.

La realtà è infatti drammaticamente diversa, afferma Carlo De Martis, coordinatore della lista Grosseto Città Aperta, in corsa per le elezioni a sostegno del candidato sindaco Leonardo Culicchi.

In cinque anni di “rivoluzione” il centrodestra ha solo sistemato i dintorni della fortezza. Non esattamente uno sforzo erculeo, tenuto conto della quantità di risorse versate con l’Imu dai proprietari delle seconde case e l’imposta di soggiorno che arriva dagli operatori turistici. In questi anni si poteva, almeno, riqualificare le zone degradate di pineta e migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti. Aspetti che incidono pesantemente su qualità della vita e reputazione turistica di Marina.

Noi di Grosseto Città Aperta Aperta abbiamo le idee molto chiare sui principali interventi per innalzare il livello dell’attrattività turistica di Marina. In primo luogo, siamo contrari allo spostamento a monte della fortezza di San Rocco del ponte che dà sul porto della frazione, come preannunciato dall’Assessore all’urbanistica. Originariamente previsto in fondo a via del Navigatore, ora viene chiesto dalla Marina di San Rocco di collocarlo in fondo a via Giovan Battista Abba, con una viabilità che porterebbe notevoli volumi di traffico fra le case e, sull’altro lato del canale, in pineta. Sacrificando ancora i residenti di Marina per gli interessi della società del porto. Piuttosto, il ponte dovrà essere strutturalmente riqualificato.

Viceversa, va finalmente data attuazione alla scheda di riqualificazione del fondale e delle sponde del canale di San Rocco, che evidenzia problemi di natura ambientale. Dal ponte su via del Tombolo al ponte dei Cavalleggeri sulla strada delle Collacchie, quindi, va ripristinato il porto canale e lo scivolo di alaggio, destinando le sponde alla nautica sociale per restituire la possibilità di ormeggiare piccole imbarcazioni lungo le sponde. Cosa che Vivarelli si è ben guardato dal fare per cinque anni, dando il tempo alla società Marina di San Rocco di preparare la sua proposta di ampliamento del porto.

Poi va riqualificato il selciato della passeggiata a mare, ripavimentato, dotata di arredo urbano e illuminazione via XXIV Maggio e l’area di via Chiesa di San Rocco, rendendola un’unica contro-passeggiata pedonale, gradevole ed accogliente.

Occorre poi dotare Marina di Grosseto di un’area attrezzata per spettacoli e concerti dal vivo, come in una località di villeggiatura che si rispetti. Così come va realizzata un’arena pubblica per gli sport di spiaggia, non certo la privatizzazione di spiagge libere tanto cara a Vivarelli Colonna. Vanno valorizzate eccellenze locali quali la pesca ed il kite surf, e va ottenuto l’affidamento dallo Stato al Comune del forte di San Rocco, trasformandolo in un centro civico comunale per mostre, convegni e spettacoli.

Infine, ma sono solo le priorità, occorre riqualificare tutti i piazzali di parcheggio, impedendo la sosta selvaggia dei camper di cui nessuno nell’amministrazione quest’estate è sembrato interessarsi. Promuovendo, come da due anni fanno a Castiglione della Pescaia, l’utilizzo di bus navetta elettrici che spostino le persone lungo il fronte spiaggia, evitando l’intasamento delle vie col traffico delle auto.

Anche Principina a Mare reclama interventi urgenti. A partire dalla manutenzione della pineta, in condizioni pietose, per arrivare a una riqualificazione profonda della pavimentazione e dell’arredo urbano dell’area antistante il polo commerciale di viale Tirreno. Alla realizzazione di un’area pubblica attrezzata per spettacoli e manifestazioni, fino alla risistemazione dei piazzali di parcheggio sul fronte spiaggia. Oggi anonimi e privi di decoro.

Questo significa avere una visione strategica del ruolo delle due frazioni balneari, non fare chiacchiere vaniloquenti e auto-incensatorie.

Grosseto Città Aperta

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