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Lettera aperta ai candidati sindaco di Grosseto dell’Azione Cattolica diocesana

Redazione
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Dopo la pandemia e i suoi effetti devastanti sia a livello economico sia antropologico, siamo in presenza un tessuto sociale da rigenerare, anche a livello locale, una realtà territoriale che necessità di essere rilanciata e rivitalizzata; c’è, soprattutto, una politica che ha bisogno di ritrovare la sua ragione d’essere e la sua missione più profonda, c’è un laicato cattolico che ha fatto la storia d’Italia ed è chiamato oggi ad impegnarsi di più nella costruzione di ciò che chiamiamo bene comune. Tutto questo mentre sono in essere vecchi e nuovi populismi e derive etiche marcate, e con una fetta di popolazione che sempre di più si trova in difficoltà economiche, in una condizione che alimenta paure, egoismi e crea nuove disparità e disagi materiali ed esistenziali. Una realtà ben presente all’Azione Cattolica che in quanto associazione popolare, ben radicata nel tessuto cittadino, vive e condivide la quotidianità e le difficoltà dei nostri territori e delle persone che vi abitano. Un’associazione di donne e uomini che sin dall’inizio della sua più che secolare storia ha visto nell’impegnarsi per la costruzione di una società giusta ed equa una declinazione imprescindibile della sua missione evangelizzatrice, attraverso il servizio alla carità inteso anche come dovere nella Politica con la P maiuscola, e che vede nell’impegno politico la più alta espressione di carità. Con l’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative, che porteranno al rinnovo del consiglio comunale e all’elezione del sindaco, l’Azione Cattolica diocesana di Grosseto vuole partecipare al dibattito sul governo e sulle prospettive della nostra città, ponendo ai candidati alla carica di sindaco alcune domande e richieste di attenzione e di AZIONE, su specifiche tematiche per noi molto importanti, come credenti e come cittadini: Chiediamo COSA si voglia fare per mettere concretamente la famiglia al centro dell’agire politico, per tutelarla e sostenerla, riconoscendone il ruolo fondamentale come luogo di cura, solidarietà e crescita umana e spirituale. Chiediamo QUALE sia l’orientamento delle politiche giovanili che saranno poste in essere, in modo da sviluppare le migliori energie che questa realtà presenta in ambito sportivo, sociale e culturale, ma anche come si intenda prevenire quel disagio giovanile fortemente presente anche tra i ragazzi della nostra città, quel malessere che la pandemia, purtroppo, ha ulteriormente fatto emergere. Chiediamo inoltre, in linea con la sensibilità espressa ormai ai più alti livelli ecclesiali, culturali e sociali, COME la prossima amministrazione cittadina, per quanto di sua competenza, possa agire per un’adeguata politica di sostenibilità ambientale ed ecologica, con interventi non di facciata, ma fattivi e concreti, che tutelino il territorio e al contempo ne promuovano un autentico sviluppo. Chiediamo, anche, COME si vorrà operare nella lotta alla povertà e all’emarginazione, realizzando autentiche politiche di integrazione sociale e interculturale.

  L’Azione Cattolica diocesana ringrazia tutti i candidati alla carica di sindaco, per la disponibilità a servire la comunità cittadina e proprio in questa ottica di servizio chiede, cortesemente, una pubblica risposta ai quesiti precedenti formulati. Grazie. 
 La Presidenza diocesana di Azione Cattolica

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