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Turismo, confronto a Primavera d’Impresa: “Sbagliato il numero chiuso nelle città”

Redazione
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“Quando è accaduto nel dopo Covid è motivo di delusione, abbiamo passato questo periodo in apnea, senza fare una progettazione di un turismo diverso, più sostenibile. Ci troviamo di fronte ad una ripresa robusta e vivace, ma siamo nelle condizioni in cui eravamo prima. Non abbiamo lavorato nel creare opportunità e prodotti alternativi a quelli standard del turismo di massa. L’idea di mettere il numero chiuso nelle città è sbagliata, le città sono luoghi di accesso e opportunità”. 
Lo ha detto il professor Nicola Bellini della Scuola Superiore Sant’Anna e membro del Cts di Crisis, a margine del dibattito “Il turismo post pandemia: cosa è successo, cosa è stato fatto e come siamo riusciti ad integrare domanda e offerta dei turisti di oggi”, nel corso dell’evento conclusivo dell’edizione 2022 di Primavera d’Impresa, il concorso organizzato dalla cooperativa Crisis, rivolto a micro, piccole e medie imprese – di tutti i settori merceologici – che siano riuscite, introducendo modifiche sul mercato e/o nel proprio sistema produttivo, a raggiungere una maggiore competitività.

Secondo Bellini “il vero problema è trovare attrattori alternativi in luoghi diversi, serve farlo in modo concreto, non a parole. Dobbiamo creare prodotti nuovi, esperienze turistiche nuove. Se una persona viene a Firenze per la prima volta non possiamo impedirgli di andare, ad esempio, in piazza della Signoria. Invece dobbiamo lavorare su chi è già venuto, in modo da offrirgli opportunità diverse di esperienze”.

Al dibattito, moderato dal giornalista Marcello Mancini, hanno partecipato anche Paola Lorenzini, coordinatrice turismo e commercio di Cna, Alberto Tirelli del Convention Bureau Terre di Siena, Enrico Fantini, presidente Conflavoro Pmi Firenze e delegato regionale ai rapporti istituzionali e Marco Nari, well-fare e HQ Village.

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