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Un’estate con il mare da…amare

Redazione
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Ormai qualche anno è passato da quando, nel 2016, l’allora appena nato Centro Recupero Tartarughe Marine di Grosseto recuperò la  prima tartaruga rimasta intrappolata nelle reti di un pescatore. L’esemplare, di circa 30 Kg fu chiamato Marina,  per rendere omaggio alla località del comune di Grosseto dove ha sede il CRTM in via Bramante al civico 83. I soci fondatori e i volontari dell’Associazione tartAmare, un po’ visionari, sognatori, ma saldamente determinati, con la creazione di questo Centro, che nel tempo è diventato anche un Centro di Didattica sul Mare, si impegnano ormai da qualche anno a contribuire a dare lustro alla località balneare della nostra città, inserendosi nel circuito dei CRTM di rilevanza scientifica in ambito nazionale. Supportati dalla convenzione con il Comune di Grosseto che, lungimirante, ha creduto fortemente nel loro progetto e che ha reso possibile attivare iniziative che mirano a raggiungere obiettivi di conservazione della biodiversità e didattica ambientale.

Così come non sono mancati supporto e sinergia di tutta la rete dei comuni della costa dove opera l’Osservatorio Toscana Biodiversità -OTB- e soprattutto dove hanno nidificato negli ultimi anni le Caretta caretta, pensiamo ai comuni a nord di Marina, fra gli altri Castiglione della Pescaia fortemente interessato agli obiettivi di TarAmare, Follonica, Piombino, San Vincenzo, Cecina ecc., più a Sud chiamati per consulti sulla nidificazione di tartarughe marine a Giannella, Capalbio, fino a comuni del Lazio, dove tartAmare collabora in sinergia con TartaLazio e quella Regione.     

Dopo un inverno dedicato a progettare  le attività del 2022; incontri con le scuole, rapporti con le Università per percorsi scientifici di approfondimento; riunioni con altri Centri nazionali per confronti, corsi di aggiornamento, collaborazioni in nome della conservazione della Biodiversità riferita alle tartarughe marine Caretta caretta, iniziative di promozione per pulizia delle spiagge e conoscenza delle minacce relative alla vita negli oceani; per l’associazione TartAmare e il CRTM di Via Bramante si profila un’ estate densa di impegni in nome della protezione della natura e dell’educazione ambientale.

Nel mese di maggio appena trascorso tartAmare ha richiamato in Maremma, diverse scolaresche in viaggio d’istruzione, il Centro è stato scelto  anche da due scuole internazionali, quella di Siena e quella di Firenze, nell’occasione i biologi del Centro hanno condotto visite guidate e laboratori in lingua inglese. Sempre a maggio ha aperto le sue porte al pubblico in occasione degli open day nelle giornate di sabato, con laboratori di biologia marina per ragazzi.

Ma veniamo ai progetti per l’Estate che sono veramente molti e per tutti i gusti, dedicati a grossetani e turisti, o meglio eco – turisti…

L’eco – turismo, ideato dai membri dell’Associazione, sempre più amato, specialmente dai giovani, prevede la partecipazione a una o più settimane di soggiorno nella nostra amata Maremma, durante le quali sarà possibile affiancare i biologi nella riabilitazione di esemplari in degenza presso l’Ospedale o nella ricerca dei nidi di tartaruga marina e, in prossimità delle schiuse, prevede la possibilità di aiutare il personale di tartAmare ad assicurare i piccoli al mare, vivendo un’esperienza davvero indimenticabile.  Ogni anno crescono sempre più le richieste per partecipare a questi campus estivi, che a tartAmare chiamano i Tarta Camp, e che sono possibili grazie anche al sostegno di alcune strutture ricettive della nostra costa. Le richieste, giungono soprattutto dai social, da ogni parte d’Italia e testimoniano il ruolo che la nostra città sta assumendo nel cambiamento del modo di vivere la vacanza, un cambiamento che si deve proprio alla scelta dell’Amministrazione Pubblica di sostenere e promuovere progetti come quello di tartAmare. I ragazzi vogliono svolgere attività  inerenti la conoscenza e la cura del mare, della costa e delle dune, il turismo non è più predatorio ma diventa un turismo che restituisce sia da parte dei turisti sia da parte di chi li riceve.

I Tarta-campisti, non necessariamente persone che giungono da fuori ma anche nostri concittadini che offrono volontariamente la loro disponibilità sui turni organizzati da tartAmare, dopo un incontro di formazione con il team scientifico dell’Associazione, partono per un’avventura unica: la sveglia è all’alba, per  monitoraggio di chilometri di spiaggia a scoprire le tracce di mamma tartaruga che di solito in alcun notti, specialmente quelle di luna piena, emerge e depone le uova, circa un centinaio, la stessa tartaruga compirà questa meraviglia della natura anche più volte nel periodo di deposizione. Da quest’anno, grazie alla collaborazione di Cavallo Natura, sarà possibile effettuare i monitoraggi in riva al mare anche a cavallo o pattugliare le spiagge di notte assieme al biologo di tartamare grazie all’utilizzo dei visori notturni acquistati da tartAmare con il contributo della fondazione TEF (Tuscany Environment Foundation)

L’obiettivo, in sinergia con la Guardia Costiera e i comuni interessati, è quello di mettere in sicurezza il nido che se non individuato rischia di essere distrutto visto dal momento che il periodo della deposizione, nei mesi di giugno, luglio ed agosto, coincide proprio con il picco della stagione balneare, e quello di farlo arrivare indisturbato al momento delicato della schiusa delle uova e della fuoriuscita dei piccoli di tartaruga, proteggendoli in questo periodo H24, fino all’ingresso in acqua.  Una volta ricongiunti al mare, un po’ nuotando e un po’ cullati dalle sue onde e dalla forza delle correnti, gli esemplari che riusciranno a salvarsi dai natanti, dai predatori, dai rifiuti, dalla plastica si immergeranno nel loro habitat e dopo circa 25/30 anni da adulte sempre salvandosi dalle stesse minacce torneranno a deporre loro stesse altre uova…. nella stessa spiaggia dove sono nate.

Questo è lo spicchio di natura da salvare per i volontari di tartAmare. Il loro progetto “Mare da …Amare” si realizza grazie alla professionalità e sensibilità di chi ha supportato e supporta il pensiero dei soci fondatori, del Comune di Grosseto, di tutta la rete dei Comuni costieri, della Regione Toscana, del Ministero per la transizione ecologica, della Guardia Costiera, delle Università, delle altre associazioni, di alcuni veterinari, biologi, pescatori, i gestori degli stabilimenti balneari.

Il team dell’associazione ricorda che proprio l’ unione di tutte queste forze ha contribuito e contribuisce  alla sopravvivenza della specie che popola anche il nostro mare. Per informazioni info@tartamare.org ; www.tartamare.org 

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