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1992-2022 – Le “Agende Rosse” alla ricerca della verità sulle stragi di mafia

Redazione
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Il 19 luglio alle ore 18 e 30, in occasione del 30° anniversario della Strage di via D’Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino ed a cinque agenti della scorta, nuovo appuntamento pubblico organizzato dal “Gruppo Peppino Impastato” con le cittadine ed i cittadini presso l’area pedonale di Marina di Grosseto (GR) all’altezza del civico 2 su via della chiesa di san Rocco per ribadire, ancora una volta insieme, “No a tutte le mafie”.
Anche in questa occasione, come avvenuto lo scorso 23 maggio, il “Movimento delle Agende Rosse” dà appuntamento con un flash-mob di carattere artistico e culturale nel segno delle importanti parole dell’ex magistrato Roberto Scarpinato: “Per saldare il debito con Paolo Borsellino dobbiamo dare un volto a coloro che collaborarono segretamente alla strage di via d’Amelio e che restano ancora non identificati nonostante l’impegno profuso”.
Il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, una fiat 126 contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo al plastico venne fatta esplodere a Palermo sotto l’abitazione di  Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino, madre e sorella del magistrato.
Nell’attentato di stampo terroristico-mafioso oltre a Paolo Borsellino vennero assassinati anche cinque agenti della scorta, ovvero Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Gli interventi e letture promosse durante il flash-mob dal “Gruppo Peppino Impastato” del “Movimento delle Agende Rosse” di Grosseto richiameranno la pressante esigenza, a trent’anni esatti da quella strage avvenuta cinquantasette giorni dopo la Strage di Capaci, di restituire a tutte le vittime giustizia e verità.

Movimento delle Agende Rosse gruppo Peppino Impastato

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