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Terzo Settore, l’allarme del Forum toscano: “Più chiarezza sul Registro unico, in difficoltà 8 mila enti”

Redazione
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Le difficoltà che si stanno moltiplicando per la formazione di un Registro Unico nazionale del Terzo settore ci preoccupano molto, serve una sterzata chiara e immediata”. Così Gianluca Mengozzi, portavoce del Forum toscano, a proposito del ritardo accumulato per il Runts. La mancata adozione di questa misura incide, del resto, su 7877 enti soltanto in regione. “Numeri – prosegue Mengozzi – che rendono il Forum l’organo maggiormente rappresentativo a livello toscano per il segmento. A cinque anni dall’entrata in vigore del Codice del Terzo settore assistiamo ad un ritardo che rischia di deviarne le finalità e di compromettere la possibilità, per molte associazioni, soprattutto le più piccole, di accedere alla qualifica di ente di terzo settore e dunque godere delle agevolazioni previste dalla legge per l’associazionismo”.

Oltre a questo, si precisa dal Forum Toscano, manca una reale chiarezza intorno al ruolo giocato dalle Reti associative. “Le grandi reti di associazioni toscane sono un fattore propulsivo indispensabile per il governo del Terzo settore e per un positivo compimento del processo di trasmigrazione nel Runts”. L’assenza di indirizzi univoci e nitidi ha generato un esercizio non coordinato e ipertrofico delle funzioni affidate alle Pubbliche amministrazioni: “Una situazione – prosegue Mengozzi – aggravata in Toscana dalla scelta di strutturare il Registro unico del terzo settore su base provinciale e non su base regionale come successo quasi ovunque”.

Le difficoltà si amplificano, viene evidenziato, se si tiene conto del fatto che gli enti del Terzo settore escono da un duro biennio pandemico che ha impattato negativamente, riducendo il tempo da dedicare al volontariato e producendo un impoverimento generale delle organizzazioni dettato dal rialzo dei costi. A tutto questo si aggiunge, peraltro, una diffusa preoccupazione per il nuovo rinvio dell’adozione delle norme di correzione dell’impianto fiscale che attualmente penalizza molto il volontariato e la promozione sociale.

“Ecco perché – conclude Mengozzi – facciamo appello alla regione toscana perché rappresenti al governo nazionale la necessità di una proroga dei tempi di formazione del registro unico, per chiarire le criticità emerse e dotarsi di un indirizzo unitario per le regioni. se davvero si riconosce il ruolo del terzo settore come molti dicono, la tutela delle organizzazioni che lo compongono diventa una necessità irrimandabile”.

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