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Scomparsa Licia Bianchini Lucchini, “Falsità su di noi da Agresti, l’Anpi nazionale commissari la sezione di Grosseto”

Redazione
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“Non ci piace perdere tempo e rispondere a inutili attacchi, anche personali che vengono periodicamente impartiti al nostro gruppo politico ma quando si oltrepassa il limite, il confine tra l’attacco e la calunnia, allora riteniamo doveroso intervenire, almeno in nome di tutti i cittadini che rappresentiamo”. Inizia così la replica del gruppo di Maggioranza del Comune di Manciano dopo gli attacchi ricevuti a mezzo stampa da parte del presidente Flavio Agresti, del comitato Anpi provinciale di Grosseto “Norma Parenti”,sulla scomparsa dell’anziana partigiana Licia Bianchini Lucchini e sul fatto che questa amministrazione rappresentata dal sindaco Mirco Morini “non avrebbe pronunciato neanche una parola per ricordarla”. “Siamo basiti – continua l’amministrazione Morini – per la falsità di queste dichiarazioni, che pronunciate e sottoscritte dal presidente provinciale dell’Anpi, forse confuso o mal consigliato, ci appaiono estremamente gravi. Il giorno in cui si sono svolti i funerali di Licia Bianchini Lucchini, lo scorso 15 gennaio, abbiamo comunicato alla stampa la notizia della morte, abbiamo ricordato la sua persona, abbiamo esternato pubblicamente, anche attraverso i nostri canali istituzionali e social, il nostro dolore. In quell’occasione, per redigere il comunicato e per dare ancora più forza alla figura di Licia, abbiamo parlato con i suoi parenti, ci siamo avvalsi dell’aiuto degli archivi della nostra biblioteca e abbiamo ricercato le pubblicazioni che la riguardavano sui quotidiani. Il nostro comunicato è finito anche sulla stampa nazionale e ora, Agresti urla alla folla che il sindaco e l’amministrazione comunale di Manciano non avrebbero speso nemmeno una parola. Forse Agresti ha capito male quanto ‘impartito’ dalla sezione Anpi di Manciano, che non perde mai l’occasione di gettare discredito sull’amministrazione. Il gruppo di Minoranza Tradizione e futuro, invece, ha presentato un’interrogazione consiliare sul perché l’assessore Valeria Bruni si fosse presentata al funerale di Licia con la fascia tricolore e sul perché avesse speso un ricordo personale e privato su Licia. Quindi da una parte non avremmo dato la giusta importanza alla morte della partigiana Licia e dall’altra, troppa. Tutto questo per noi è inaccettabile. Un presidente Anpi che ricorda i partigiani, dichiarando palesemente il falso, e per di più, sfruttando la morte di Licia per colpirci, a noi non rappresenta e non può rappresentare i partigiani e tutti i parenti dei combattenti. Per questo chiediamo al comitato nazionale dell’Anpi di commissariare quello provinciale di Grosseto. Se il presidente Agresti chiede al sindaco Morini di scusarsi, noi, invece, chiediamo le pubbliche scuse di Agresti per averci diffamato, per aver detto cose non vere sul nostro conto e la pubblicazione di una rettifica. Mai più l’Anpi dovrà dire a un sindaco e a un’amministrazione eletta democraticamente come si deve comportare. Non è la prima volta che l’Anpi ci etichetta come fascisti e noi siamo qui per dire, invece, che la loro posizione nei nostri confronti non è affatto antifascista ma è un vero e proprio atto di fanatismo”.

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