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Festambiente il meglio dell’agroalimentare sostenibile d’Italia, Gentili: “Grazie ai produttori pionieri per aver dimostrato che la transizione è già realtà”

Redazione
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A Festambiente 2021 protagonista l’agroecologia sia nei numerosi dibattiti che si sono alternati durante tutta la durata della manifestazione che all’interno del padiglione dedicato a questo strategico settore. La transizione ecologica non può non passare da una piena conversione del settore agroalimentare. A questo scopo, nell’area del festival dell’associazione del cigno verde, come da tradizione, è stato allestito un intero padiglione che ha ospitato alcune delle realtà produttive italiane più virtuose. Alcenero, Almaverde Bio, Altromercato, Bonifiche Ferraresi, Cantina Vignaioli Scansano, Carioni Bio, Carlsberg Italia, Caseificio sociale Manciano, Conapi-Mielizia, Consorzio Parmigiano Reggiano, Consorzio tutela Morellino di Scansano, CoopFond, Fileni Bio, Gildo Rachelli, Gruppo Fabbri, Italia Zuccheri, La Selva, Libera Terra, OL. MA., Poderi Borselli, Romagnoli F.lli Spa, Unicoop Tirreno, Valfrutta, Valfrutta-Pesca e Nettarina di Romagna IGP, Zucchi: sono queste le aziende che nella cinque giorni green sotto il cielo della Maremma hanno dimostrato quanto il Paese sia al passo con la rivoluzione che ci impone la crisi climatica.
“L’agroecologia – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore del festival e componente della segreteria nazionale di Legambiente – rappresenta un punto di riferimento strategico per la nostra manifestazione. Dall’agricoltura sana e bio passerà il cambiamento ed è necessario che, ad ogni livello, le istituzioni si mettano al passo e attivino tuti gli strumenti a disposizione per agevolare l’agricoltura, che rappresenta un settore strategico nell’ambito del Green Deal europeo. Le strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030 hanno stabilito target stringenti per il settore: 50% in meno di utilizzo di pesticidi nei campi; 50% in meno di antibiotici negli allevamenti; 20% in meno di fertilizzanti; 10% di superficie agricola utilizzata (Sau) dedicata a corridoi ecologici e fasce tampone e 25% dedicata al biologico, tutela della biodiversità e del suolo. L’agroecologia si ritrova insomma al centro di una potenzialmente rivoluzionaria transizione del sistema. Una transizione – ha proseguito Gentili – che è in realtà già in atto grazie al lavoro di tanti produttori pionieri. Grazie quindi – ha concluso Gentili – alle aziende che hanno partecipato alla nostra manifestazione per aver dimostrato che la transizione non solo è possibile ma è già realtà.”

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