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Lanzillo (Capalbio Domani): “No al deposito di scorie nucleari a Pescia Romana. L’ho detto da consigliere, lo faccio con più forza da candidato Sindaco”

Redazione
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“No al deposito di scorie nucleari nel comune di Montalto di Castro, a poche centinaia di metri dal Comune di Capalbio. L’ho sostenuto da consigliere comunale di opposizione, lo ribadisco con ancora più forza da candidato Sindaco”. Valerio Lanzillo, in una delle sue prime uscite dopo la formalizzazione della candidatura a primo cittadino pone l’accento su un tema di dibattito che coinvolge la popolazione, soprattutto quella che vive al confine con il territorio laziale. “La Sogin – afferma- ha individuato ben due siti idonei nella zona di Pescia Romana, uno in particolare si trova a pochissima distanza da Garavicchio, dove oltre ad aziende agrituristiche e che producono prodotti di qualità, ospita anche il Giardino dei Tarocchi, un’eccellenza culturale conosciuta in tutto il mondo. Credo che sia nostro dovere opporci a questa eventualità”. Se qualcuno dovesse pensare che questione passi sopra la testa dei capalbiesi costretti a subirla essendo, nel caso, scelta una località fuori dal comune e fuori dalla regione, il candidato di Capalbio Domani non è d’accordo e puntualizza. “Il Sindaco deve tutelare il suo territorio – sostiene Lanzillo- e di sicuro un deposito di scorie di questo genere avrebbe un impatto anche sull’immagine di Capalbio, così come a suo tempo lo ebbe l’ipotizzata centrale nucleare di Montalto di Castro, il cui sito è tuttora ben visibile e a pochi chilometri in linea d’aria dal nostro comune. Inoltre per quanto si possa essere rassicurati sulla sicurezza dell’eventuale sito, chi ci dà la certezza che questo non avrà impatti negativi sulla salute dei cittadini? Quanti tra i mezzi che vi condurranno le scorie attraverseranno giocoforza le strade del nostro comune? Che cosa potrebbe accadere nel caso di un incidente? Sono domande che un sindaco deve porsi essendo la massima autorità sanitaria del territorio e che deve tutelare i cittadini. A mio giudizio per una Capalbio che guarda ad uno sviluppo sostenibile un sito di questo genere a poche centinaia di metri dal suo territorio è assolutamente da evitare”.

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