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Mario Calì, PSDI: “Il nuovo Governo si impegni a tutelare imprese, posti di lavoro e famiglie”

Redazione
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Il P.S.D.I. durante l’ultima fase di operatività del Governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi ha raccolto e dato risposta, insieme a tutti i partner della coalizione, agli appelli trasversali delle associazioni dei consumatori e delle associazioni di categoria per giungere ad una rapida soluzione dell’attuale crisi legata ai costi energetici. Una situazione che, se non posta immediatamente al centro della agenda politica, rischia di avere pesanti ricadute sul tessuto produttivo e sulla stessa tenuta sociale italiana. Per i socialisti democratici del Sole Nascente occorre pertanto proseguire con gli interventi già posti in essere attraverso la rimodulazione degli oneri generali di sistema di elettricità e gas, agendo simultaneamente ed in maniera coordinata sul terreno europeo per chiudere rapidamente sul tetto massimo comune al costo degli idrocarburi di importazione, puntando sul riequilibrio del mix energetico. Tutti impegni assunti nei confronti degli italiani che, naturalmente, non possono essere disattesi dalla nuova premier, Giorgia Meloni.
«Che il Consiglio dei Ministri di una grande democrazia occidentale sia guidato da una donna – chiarisce il Presidente Nazionale socialdemocratico Mario Calì – è indubbiamente per l’Italia un elemento storico positivo, un segnale concreto verso una reale apertura di tutti i ruoli amministrativi e di governo dello stato ad una piena parità di accesso e rappresentanza di genere. Il PSDI, forza politica riformista del campo progressista, augurando per il bene del Paese alla Presidente Meloni di poter svolgere al meglio il proprio mandato alla guida del nuovo esecutivo, sarà garante di una opposizione democratica, istituzionale e civica, rigorosa e propositiva, volta a vigilare costantemente affinché le azioni intraprese dall’attuale maggioranza parlamentare, la più a destra della storia repubblicana, siano condotte nell’interesse delle cittadine e dei cittadini. La giustizia sociale ed il cammino per il riconoscimento ed il rafforzamento dei diritti civili sono parte di un percorso democratico che non potrà, e non dovrà, subire arresti o arretramenti».

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