Politica
Il vicesindaco Luca Agresti interviene con una nota sulla vicenda Coeso

In tanti anni che faccio politica mai mi era capitato di trovarmi ad affrontare una situazione di tale scorrettezza da parte di alcune delle forze politiche. Dispiace che a farne le spese siano proprio il Coeso in quanto struttura e ancor più la cittadinanza, tra l’altro con la pandemia in corso e lo stato di emergenza sempre attivo. Il Tar rigetta il ricorso del Comune di Grosseto, ma riconosce la validità come strumento politico dell’accordo sottoscritto nel 2018, accordo che ha avuto i suoi effetti per far diventare Giacomo Termine presidente nel biennio 2018-2019 e che non è invece stato rispettato per la presidenza 2020-21 che sarebbe invece spettata al capoluogo e a Vivarelli Colonna. In pratica il centrosinistra – probabilmente trasportato dal sentimento di rivalità e dall’invidia, così come da fini strettamente elettorali – continua a portare avanti una battaglia contro una persona, il sindaco di Grosseto, accusandolo addirittura di abbassare i livelli della politica locale. Mi pare invece chiaro che stia avvenendo il contrario: i sindaci del centrosinistra si stanno dimenticando di aver concordato un patto, di averlo firmato e di aver usufruito dei suoi effetti finché faceva comodo a quello schieramento politico. Improvvisamente nel 2020, quando il testimone dovrebbe passare al centrodestra, quel patto non è più valido e – nonostante il Tar ne riconosca il valore politico – il centrosinistra non è disposto a rispettarlo perché deve portare avanti la sua la sua battaglia. Ormai questo non ci stupisce, anche perché nemmeno la pandemia era riuscita a convincere il Pd e colleghi. Resta il fatto che, in tanti anni d’impegno politico, mai avevo assistito a tale atteggiamento. Infine, come ho sempre creduto, sarà il voto dei cittadini a certificare chi meriti la fiducia e sia degno di rappresentare la comunità.
Luca Agresti, vicesindaco di Grosseto
