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Mini contributo a Semproniano: Ulmi (Lega) replica a Baccelli

Redazione
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“L’assessore Baccelli o mente oppure risponde, dando lezioni agli altri, ma senza sapere di che cosa stia parlando”. Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi replica all’assessore regionale sulla vicenda del mini contributo assegnato a Semproniano per la sistemazione di alcune strade del territorio. “Faccio una premessa – afferma Ulmi- Il fatto di dire che assegnare, attraverso le rimanenze, un contributo di 543 euro, pari allo 0,88 per cento dei 62mila euro richiesti, rappresenta una presa di giro per il Sindaco che lo riceve, ma non per colpa degli uffici, ma di una legge che lo stesso Baccelli dovrebbe ammettere che è da rivedere. Dunque non ha senso che si irriti tanto più che, a differenza mia che ho depositato un’interrogazione su un fatto noto e poi l’ho comunicato alla stampa, ha risposto attraverso i media e non prima a me come da prassi istituzionale. Già questo basta per dire che non può dare lezioni agli altri”. Passando alla questione Ulmi puntualizza anche sui contributi precedenti ottenuti da Semproniano. “Qui Baccelli dimostra che la sua è una ‘non risposta’ in cui distorce la realtà delle cose oppure non sa di cosa stia parlando – afferma il consigliere- Il bando precedente cui fa riferimento ed in cui Semproniano aveva ottenuto quasi 50mila euro su 62mila del progetto non è una continuazione di quello attuale, ma si riferisce ad una norma che garantisce contributi simili ma diversi, che prevedevano 3,2 milioni di investimento, anziché 1,5 dell’ultimo bando. Se poi vogliamo entrare nel merito, visto che Baccelli imputa a questo l’ultimo posto in classifica di Semproniano, gli vorrei ricordare che di oltre 30 comuni che hanno avuto un finanziamento oscillante tra il 41 e l’80 per cento, salvo quello grossetano che ha avuto lo 0,88 per cento, ben undici (Careggine, Comano, Fabbriche Vergemoli, Ortignano Reggiolo, Chitignano, Vagli Sotto, Seggiano, Badia Tedalda, Roccalbegna, Molazzana e Talla) erano stati premiati anche dal bando precedente, simile ma diverso, cui lui fa riferimento. Anche questa scusa, dunque non regge. Se poi vogliamo essere precisi ricordo che il comune ultimo classificato dio un anno fa ha comunque ottenuto una percentuale di compartecipazione regionale pari ad oltre il 28 per cento, che nel caso specifico, erano 50mila euro, e non inferiore all’1 per cento pari a 543 euro”. La conclusione di Ulmi è dunque netta. “La legge – conclude il consigliere della Lega- evidentemente non funziona e la mia denuncia del caso Semproniano era una richiesta di chiarimento per arrivare a modificare una norma nei fatti iniqua tra chi risulta ultimo e tutti gli altri. L’irritazione dell’assessore è quella di chi, evidentemente, si è reso conto di tutto ciò, ma che non vuole ammettere che l’avversario politico ha ragione. E’ troppo facile liquidare la faccenda dicendo che il comune può sempre rinunciare”.

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