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Polo agroalimentare, interrogazione di consiglieri del PD

Redazione
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Lorenzo Mascagni

Grosseto – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato integrale dei consiglieri del PD, in merito al Polo Agroalimentare.
“A che punto è l’iter di realizzazione del Polo per l’Industria e la Trasformazione Agroalimentare Toscana che dovrebbe sorgere a Rispescia, in località ex Enaoli?

Siamo preoccupati per il ritardo e lo scarso impegno con cui il Presidente della Provincia Vivarelli Colonna sta conducendo questo progetto, di estrema rilevanza per lo sviluppo della filiera agroalimentare nel nostro territorio.

Sappiamo che nel 2012 la Regione Toscana inserì il Polo agroalimentare nel Programma Regionale di Sviluppo Economico (PRSE) con l’obiettivo di farlo diventare il punto di riferimento regionale per la promozione ed il sostegno dell’attività di ricerca ed innovazione di processo e prodotto nel settore.

Nel 2014 la Regione vi ha stanziato ben € 1,7 mln, mentre altri 840 mila euro sono stati messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

Nel luglio 2018 è stato siglato un protocollo di intesa tra Regione e Provincia che avrebbe dovuto portare, nel giro di breve tempo, all’individuazione del soggetto gestore da parte della Provincia ed alla piena operatività del Polo.

Da quella data sono passati 2 anni e mezzo, ma del Polo agroalimentare si sono perse le tracce, se si fa eccezione per la notizia – risalente al marzo 2020 – della pubblicazione da parte della Provincia del bando per l’individuazione del soggetto gestore.

A che punto siamo?

Perché Vivarelli Colonna sembra così disinteressato ad uno dei progetti più significativi per il nostro territorio, nel quale Regione e Governo hanno stanziato ben 2,5 mln di euro?

Il Presidente Vivarelli Colonna si lamenta spesso che la Maremma è dimenticata da Roma e da Firenze, ma quando invece è al centro di progetti importanti come questo, finisce per dormirci sopra.

E’ un atteggiamento francamente incomprensibile!

Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al presidente della Provincia di Grosseto per conoscere le ragioni del ritardo nella realizzazione del progetto e quando finalmente esso potrà vedere la luce.”

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